Giro, fiorisce il tulipano Dumoulin. Re della cronometro

Ciclismo
Tom Dumoulin, olandese, in piena azione nella crono inaugurale del Giro
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L'olandese vincitore di tappa sui 9,8 km di Appeldoorn e prima maglia rosa. Moreno Moser migliore degli italiani (sesto). Sabato la seconda frazione in Olanda, una ghiotta occasione per velocisti la Arnhem-Nijmegen, 190 km in linea

La prima delle 21 tappe del Giro 2016, al via in Olanda, era la cronometro individuale Apeldoorn-Apeldoorn: circuito cittadino di 9,8 chilometri, corsi in una splendida giornata di sole. Ha trionfato lo specialista olandese Tom Dumoulin della Giant-Alpecin (53,212 km/h di media), prima maglia rosa, davanti alla sorpresa Primoz Roglic, sloveno, 26 anni. Atleta che, prima di darsi al ciclismo gareggiava nel salto con gli sci.


Alle loro spalle ci sono il costaricense Andrei Amador, lo svedese Tobias Ludgvisson e il tedesco Marcel Kittel. Il giovane talento azzurro Moreno Moser miglior italiano di giornata con il sesto tempo. Ottavo posto per Fabian Cancellara, non in ottime condizioni di forma.

 

Sabato, la seconda tappa: ghiotta occasione per velocisti la Arnhem-Nijmegen, 190 km in linea. Si corre su strade buone e pianeggianti, ma rese insidiose da strettoie e rotatorie. Occhio all'incognita vento che potrebbe rappresentare un fastidio. Ci sarebbe in realtà anche un premio della montagna di 4/a categoria collocato a 96 metri, a Berg en Dal, al termine di una piccola salita di un chilometro. Poca cosa per pensare che possa fare selezione, ma abbastanza per assegnare la prima maglia azzurra. Lungo la strada villaggi, saliscendi, ponti, dossi e rotatorie. Da segnalare anche il passaggio lungo una pista ciclabile al km 90, laddove c'è un restringimento della strada, e si sconfina in Germania sia pure per pochi chilometri. Una volta arrivati a Nijmegen due giri nel circuito cittadino prima della prevedibile, e probabilmente inevitabile, volata finale. Sia Arnhem che Nijmegen sono all'esordio come città di tappa del Giro.