Giro, Nibali cerca subito la rivincita ad Andalo

Ciclismo

VIDEO. Dopo l'ultimo giorno di riposo della corsa, archiviata la cronoscalata da incubo di domenica all'Alpe di Siusi, lo Squalo riparte convinto di dire ancora la sua oggi nella sedicesima tappa, da Bressanone al Trentino (132 km)

I propositi sono quelli da battaglia del campione ferito ("Non è finita, sarò all'attacco per rendere la vita dura a Kruijswijk"), ma le parole e lo sguardo di Vincenzo Nibali non nascondono le difficoltà del momento e forniscono uno spaccato di umanità ("Tutti si aspettano troppo da me, anch'io sono deluso, ma non sono un robot. Sento il peso delle troppe aspettative").

Tra propositi di rivalsa e amarezza per un Giro d'Italia che non decolla. Così il campione italiano dell'Astana - vincitore di Giro, Vuelta e Tour - ha trascorso l'ultimo giorno di riposo alla vigilia della settimana decisiva dopo la crono choc di domenica che lo ha visto soccombere agli avversari e alla sfortuna per un salto di catena che gli ha fatto perdere un'ulteriore trentina di secondi dalla maglia rosa, l'olandese Kruijswijk, cui dista ora in classifica 2'51". Niente bici lunedì per Nibali, ma il conforto di moglie e figlioletta saliti in Trentino per il weekend e ripartiti in mattinata. Una boccata d'ossigeno per il campione immalinconito.

Ventiquattro ore non sono bastate per smaltire la delusione di una crono cominciata male e finita peggio, tra sfortuna e gambe che non giravano. "Non lo so nemmeno io - spiega il siciliano a Ortisei nell'albergo dell'Astana - perché sono andato così piano. E' stata una giornata difficile, e bisogna accettare il risultato per come è venuto. Ci può stare, anche se io per primo mi aspettavo di più. La delusione c'è per una giornata in cui è andato tutto male, ma non mi rassegno. Il Giro è lungo, può succedere ancora di tutto".

"Sono umano", aveva twittato domenica sera il campione. "Non sono indistruttibile - ha ribadito nel giorno di riposo -. Tutti si aspettano troppo da me e a volte non si riesce a dare tutto, perché non siamo dei robot. Avverto il peso delle tante aspettative. Ma io non credo di dover dimostrare niente".


Oggi per Nibali comincia un altro Giro. Dalla maglia rosa lo separano 2'51". "E' un distacco importante ma colmabile. Andrò all' attacco - promette il campione italiano che non esclude un'alleanza con il rivale spagnolo Valverde - sapendo che Kruijswijk ha una condizione invidiabile in questo momento. Cercheremo di non rendergli la vita facile in montagna, ma anche in discesa. Si riparte con uno spirito battagliero - conclude Nibali - poi vediamo come rispondono le gambe cercando di cogliere l'attimo giusto. Kruijswijk non l'ho sottovalutato - spiega lo Squalo - è stato bravo lui finora a cogliere al meglio le occasioni che ha avuto".

La prima opportunità per attaccare la maglia rosa arriva già oggi con la 16ma tappa, da Bressanone ad Andalo: 132 chilometri e due GpM di seconda categoria che sembrano fatti apposta per far partire un attacco, Passo della Mendola a 1.363 metri e Fai della Paganella a 952 metri. Ma la mente va alle due tappe alpine di venerdì e sabato. Veri e propri banchi di prova di alta montagna. Per la maglia rosa Kruijswijk, ma anche per questo Nibali.