Giro, tripletta italiana a Pinerolo. Vince Trentin

Ciclismo
Il ciclista della Etixx-Quickstep batte in volata Moser e Brambilla (foto Getty)
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Nella diciottesima tappa da Muggiò a Pinerolo (240 km) vittoria per l'italiano della Etixx-Quickstep, davanti a Moser e Brambilla. Il gruppo degli uomini di classifica, con Kruijswijk, Nibali, Valverde e Chaves arriva a 13 minuti di distacco. L'olandese resta in maglia rosa

 

Matteo Trentin vince la diciottesima tappa da Muggiò a Pinerolo, la più lunga del Giro con i suoi 240 km. Ed è tripletta italiana con Moreno Moser e Gianluca Brambilla in seconda e terza posizione. Trentin rientra a sorpresa nell'ultimo chilometro sui due in testa, Moser e Brambilla appunto, che erano scattati sulla salita di Pra Martino. Tutto invariato nelle prime posizioni della classifica generale: il gruppo maglia rosa, con Kruijswijk, Valverde, Nibali e Chaves, lascia andare la fuga partita dopo pochi chilometri e arriva compatto al traguardo con 13 minuti di ritardo.

 

Frazione insidiosa, oltre che per la lunghezza, per le difficoltà nella parte finale del muro di via dei Principi d'Acaja e proprio nella salita di Pra Martino, dalle pendenze molto impegnative. E perché arriva subito prima dei due tapponi alpini che decideranno la classifica finale: la Pinerolo-Resoul, con il Colle dell'Agnello Cima Coppi di questa edizione, e la Guillestre-Sant'Anna di Vinadio (4100 metri di dislivello).

 

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La frazione vive due gare: una per la vittoria di tappa e una per la classifica: per la prima è questione tra di una ventina di uomini in fuga, che include molti italiani tra cui Oss, Trentin, Brambilla e Moser. Tutti gli uomini di classifica restano nel gruppo maglia rosa, che lascia fare. I fuggitivi prendono un vantaggio molto consistente, con punte di quasi 14 minuti. La frazione, pianeggiante per i primi 170 km, come detto si fa appassionante nell'ultima parte, con il muro di via dei Principi d’Acaja su pavé e carreggiata strette e punte del 20%. Muro che i corridori devono affrontare due volte. Ma il punto più impegnativo è il GpM di Pra Martino (seconda categoria) dopo 7 km di salita: pendenza media di 10,5% con punte del 17%. Moser e Brambilla tentano l'affondo decisivo propri qui e guadagnano un piccolo margine sul gruppetto in testa alla tappa.

 

Nella discesa dopo Pramartino per tornare a Pinerolo, i due in testa vengono inseguiti dal quartetto composto da Trentin, Modolo, Arndt e Rovnyj. Si torna sul muro di via dei Prinicpi d'Acaja, e Moser e Brambilla si rispondono colpo su colpo. Ma a sorpresa rientra Matteo Trentin, compagno di Moser: la sua è una volata lunga 1 chilometro. La vittoria è sua, tripletta italiana sul podio di Pinerolo. Il gruppo con la maglia rosa Kruijswijk e gli uomini di classifica arriva dopo 13 minuti. Valverde prova un attacco nell'ultimo strappo ma viene ripreso. Il gruppo dei migliori arriva quindi compatto al traguardo.