Non solo Euro. Tour: 2 luglio, tutti contro Froome

Ciclismo
Sky's English rider Christopher Froome (C) rides during the seventh stage (La Rochette - Meribel) of the 68th edition of the Dauphine Criterium cycling race on June 11, 2016 in Meribel.  / AFP / LIONEL BONAVENTURE        (Photo credit should read LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty Images)

L'edizione 103 comincia sabato da un luogo magico, Mont Saint Michel, per concludersi nei pressi di Utah Beach, una delle spiagge della Normandia dove sbarcarono gli Alleati il 6 giugno 1944. Caccia al capitano del Team Sky

La Francia ha la testa nel pallone ma niente può mettere in ombra il Tour de France, e d'ora in poi i Bleus di Deschamps dovranno fare gli straordinari per strappare spazio sulle prime pagine alla Grande Boucle. L'edizione n.103 comincia sabato 2 luglio da un luogo magico, Mont Saint Michel, per concludersi nei pressi di Utah Beach, una delle spiagge della Normandia dove sbarcarono gli Alleati il 6 giugno 1944. Una prima tappa 'facile' di 188km e adatta ai velocisti.  Ci sarà tempo per affrontare nelle successive venti tappe i Pirenei e le Alpi, con il Tourmalet e il Mount Ventoux, o le due crono prima dell'arrivo a Parigi il 24 luglio. Giovedì si è svolta la presentazione delle 22 squadre e dei 198 corridori iscritti a Sainte-Mere-Eglise, altra località simbolo dello Sbarco del '44.


Sotto il campanile dove rimase impigliato per ore il parà statunitense John Steele mentre i suoi commilitoni liberavano il paesino dai tedeschi, sono sfilati Chris Froome e Vincenzo Nibali, Nairo Quintana, Fabio Aru e Alberto Contador, i più attesi protagonisti della corsa. Gli occhi di tutti sono puntati sul sir britannico, che dopo le vittorie del 2013 e dello scorso anno ha attraversato ancora una volta la Manica per centrare quel tris che lo ammetterebbe nell'empireo dei sette campioni che vantano almeno tre vittorie.

 

"Quest'anno ho più fame di vittoria che mai", ha detto per non lasciare alcun dubbio agli avversari. Uno dei più decisi è senza dubbio Quintana, il colombiano che dopo due secondi posti sempre alle spella di Froome cerca finalmente la consacrazione. Anche Contador, come l'inglese, punta alla terza vittoria al Tour, ma potrebbe scontare il fatto che la sua Tinkoff, che presenta al via anche il campione del mondo Peter Sagan, sembra meno attrezzata a sostenerlo rispetto al potente Team Sky di Froome e alla Movistar di Quintana.

L'Italia ripone grandi speranze su Aru, che si presenta con giuste ambizioni come capitano della Astana e saràaiutato dal "gregario" Nibali, al via senza annunciare ambizioni di vittoria. La fantastica vittoria al Giro ha insegnato però che il siciliano può fare qualsiasi impresa e se le condizioni si presenteranno saprà approfittarne. Il tracciato 2016 è duro ma non sembra favorire in particolare nessuno e anche l'assenza della crono a squadre rende la corsa più "democratica". Ecco allora che qualche outsider può spuntarla, dai 'gemelli' della Bmc, l'australiano Richie Porte e lo statunitense Tejay Van Garderen, o i francesi Thibaut Pinot (FDJ) e Romain Bardet (AG2R La Mondiale). L'evento attrarrà l'attenzione generale, ma purtroppo, come Euro 2016, non potrà sottrarsi alla stretta sorveglianza delle forze dell'ordine per sventare possibili attacchi terroristici. Saranno circa 23mila uomini a garantire la sicurezza dei corridori e del pubblico.