Operacion Puerto, sacche di plasma a Wada e Uci

Ciclismo
uci_patch_antidoping_getty

Sono 211, anonime, e sono state ritrovate nel 2006 nel laboratorio del dottor Fuentes. L'Alta Corte di Madrid aveva accolto l'appello perchè non andassero distrutte (come stabilito in primo grado). Sequestrate nell'ambito della più grande inchiesta antidoping, erano state conservate per più di 10 anni a Barcellona

Le 211 sacche anonime di sangue e plasma ritrovate nel 2006 nel laboratorio del dottor Fuentes sono nelle mani della Wada e dell'UCI. Il mese scorso l'Alta Corte di Madrid aveva accolto l'appello, presentato tra gli altri anche dal Coni italiano, perchè le sacche non andassero distrutte (come invece aveva stabilito la sentenza di primo grado). Sequestrate nell'ambito della più grande inchiesta antidoping, l'Operacion Puerto, erano state conservate per più di 10 anni nel laboratorio antidoping di Barcellona.

Ora sono state prese in custodia dalla Wada e dall'UCI (Unione Ciclistica Internazionale) e trasportate in un laboratorio al di fuori della Spagna. Ovviamente la grande curiosità sarà quella di scoprire a quali atleti appartengono queste sacche, ancora anonime.

E' vero che sono trascorsi 10 anni e dunque ogni ipotesi di illecito è caduta in prescrizione (come recita il codice mondiale antidoping) ma sapere nomi-cognomi potrebbe mettere nei guai più di un campione, si vocifera di sport come ciclismo, calcio e tennis.