Ciclismo, ecco il Dogma del Team Sky

Ciclismo

Christian Giordano

Anno nuovo, e new look per il Team Sky, che cambia tutto – bici, e sponsor tecnico; ma non abitudini: vincere, qui, era e resta un Dogma. Dalla F8 alla F10

Due anni di lavoro sintetizzati in un 15% di miglioramento nell’aerodinamica, e nel solco del “pensare asimmetrico” che assieme all’introduzione del magnesio è da un decennio il principio-base dell’evoluzione della bici più titolata al mondo: 2 Tour de France, un mondiale, oltre 100 vittorie nelle corse pro.

Il nome, F10, evoca una Formula Uno a due ruote, e la tecnologia - come lo studio dei materiali – è un altro prodotto di punta dell’eccellenza italiana: bici Pinarello e equipaggiamento Castelli, già sponsor federale e quindi delle nazionali azzurre.

Un’eccellenza premiata su pista all’olimpiade con Elia Viviani, l’oro che forse più ci ha emozionato ai Giochi di Rio2016. La F10 debutterà al Tour Down Under in Australia, dove Chris Froome comincerà la stagione per tentare la doppietta Tour-Vuelta fallita di un soffio un anno fa.  

Eccellenza italiana però significa anche moda, e anche qui nulla è stato trascurate: sulle maglie come sulle ammiraglie, righe celesti lunghe per le vittorie nei grandi Giri; righe bianche corte per i successi nelle classiche. L’Italia in questa stagione non avrà un team World Tour, ma in quanto a tecnologia e stile è sempre in fuga.