Eddy Merckx rimane irraggiungibile con i suoi 7 successi (seguito da Girardengo a 6), ma nell'Albo d'oro della Classica di Primavera - in programma sabato 18 marzo - hanno messo la firma alcuni tra i più grandi del ciclismo. Una vittoria che all'Italia manca dal 2006, quando trionfò Pippo Pozzato
L'ultima immagine "azzurra" nella storia della Milano-Sanremo rimane quella di Pippo Pozzato, che alza le braccia all'arrivo di via Roma: la cinquantesima di un italiano, ma sono trascorsi ormai 11 anni dal quel sabato 18 marzo 2006... In attesa di vedere chi trionferà nell'edizione numero 108 ripercorriamo alcune delle vittorie più belle e celebriamo i grandi campioni che hanno reso leggendaria la "Classicissima"
Partiamo dalla fine: l'anno scorso il vincitore è stato il francese Arnaud Démare, che ha battuto allo sprint il britannico del Team Sky Ben Swift e il belga Jürgen Roelandts
Démare ha vinto a 50 anni dalla prima impresa di Eddy Merckx, nel 1966. Ne seguiranno altre 6 ('67, '69, '71, '72, '75 e '76) che fanno del "Cannibale" il top-scorer della Classica di Primavera
Al secondo posto Costante Girardegno, trionfatore in 6 edizioni tra il 1918 e il 1928. Il "pistard" di Novi Ligure - vincitore di 2 Giri - detiene anche il record di successi (9) nei campionati italiani su strada
A quota 4 ci sono Gino Bartali e il tedesco Erik Zabel, seguiti da Fausto Coppi e Oscar Freire a 3: il primo trionfo dello spagnolo (2004) rimane tra i "gioielli" della corsa per la beffa al traguardo su Zabel, che esulta, convinto... Ma è secondo!
L'edizione successiva, nel 2005, va ad Alessandro Petacchi, uno dei più grandi velocisti di sempre. Il terzo di tutti i tempi (con 52, dietro a Merckx a 65 e Mario Cipollini a 57) nel numero di vittorie complessive ai Grandi Giri
Per "Ale-Jet" da La Spezia fu una vittoria doppia nella sua terra, la Liguria. "È il secondo giorno più bello della mia vita: il primo sarà quando sposerò la mia Chiara in chiesa" dichiarò Petacchi in lacrime all'arrivo di Sanremo
Nel Centenario della gara - arrivo in Piazzale Carlo Dapporto, sul lungomare sanremese - è la volta di un altro grandissimo sprinter, il britannico Mark Cavendish: fenomenale il recupero di "Cannonball" sul tedesco Heinrich Haussler, che aveva anticipato tutti partendo ai 250 metri
Nell'Albo d'oro della Classicissima non poteva mancare il Re (Leone) dei velocisti, nel suo magico 2002, che lo consegnerà definitivamente al mito con il titolo mondiale di Zolder: Mario Cipollini!
A proposito di Mondiali... Nel 2003 Paolo Bettini ci regalò una delle imprese più spettacolari della Milano-Sanremo, attaccando sul Poggio e riuscendo a resistere al ritorno di una "truppa" di connazionali, tra cui proprio Cipollini. Alla fine saranno in 5 gli italiani nei primi 5 posti, nell'ordine: il "Grillo", Mirko Celestini, Luca Paolini, Cipollini e Dario Pieri
Leggendaria la vittoria di Gianni Bugno nel 1990, detentore ancora oggi del record di velocità media di percorrenza nella storia della Milano-Sanremo (45,806 km/h). Un chilometro l'ora meglio del precedente primato (44,805) stabilito da Eddy Merckx nel 1967, quando non c'era - peraltro - la salita della Cipressa
Nel 1991 Claudio Chiappucci arrivò da solo al traguardo di Corso Cavallotti. "El Diablo" può vantare la Classica che Miguel Indurain non vinse mai. Una grande, piccola consolazione per i tanti secondi posti alle spalle del navarro
Anche Marco Pantani non si aggiudicò mai la corsa, cui partecipò in 5 occasioni (miglior piazzamento un 31° posto nel 1997). Non certo la gara per le caratteristiche del "Pirata", se no...
1974, 1983, 1984: sono le tre edizioni che videro vincitori tre monumenti del nostro ciclismo. Rispettivamente: Felice Gimondi (per i più giovani quel signore sulla destra nella foto); Francesco Moser (a sinistra); e Giuseppe Saronni (in mezzo)
Nel 1988 e nel 1989 la "doppietta" francese del compianto Laurent Fignon: il "Professore" (perché era solito portare gli occhiali da vista in corsa) è scomparso nel 2000 a soli 50 anni. Nel suo palmarès due Tour e un Giro d'Italia, vinto proprio nell'89
Ma la bellezza della Milano-Sanremo è anche questa: può esserci sempre una sorpresa. Come nel 1996, che regalò una giornata di gloria al varesino Gabriele Colombo, che si esibì nella più classica delle "fucilate" sulla Cipressa e si involò solitario al traguardo. Arrivò terzo anche alla Liegi-Bastogne-Liegi del 1997 (allora non fu proprio un caso...)
La Cipressa, la salita del Poggio, le Manie: sono i punti dove spesso la gara si è decisa. Ma la variabile da non sottovalutare è sempre il tempo...
Tempo inteso come condizioni meteorologiche, spesso avverse: una corsa pazza, come il mese di marzo...
Pazza e lunghissima (quest'anno 291 chilometri), tra mari e monti, dal Passo del Turchino alla riviera ligure
Questa immagine basterebbe da sola a rendere l'idea: nel 2013 il gruppo fu "investito" da una bufera di neve, alla fine la spuntò l'eroico tedesco Gerald Ciolek
Nel 2012 l'unica volta che Vincenzo Nibali è salito sul podio della corsa, un vero tabù per il siciliano, che non parteciperà all'edizione 2017. Sul gradino più alto ecco l'australiano Simon Gerrans e secondo lo svizzero Fabian Cancellara
Cancellara (che vinse nel 2008) ha lanciato l'ultima edizione della Milano-Sanremo, prima del ritiro. Con lui il norvegese Alexander Kristoff (primo nel 2014 e secondo nel 2015) e il favorito numero 1 di sabato: il campione del mondo Peter Sagan
Ecco il fenomeno slovacco alla partenza dal Castello Sforzesco nel 2013 (quello della neve), quando arrivò secondo, unico podio nella Classicissima
Ma rieccoci all'arrivo del 2016: chi, dopo Démare?