Parigi-Roubaix 2024, il percorso e i favoriti: occhi puntati su van der Poel
Domenica 7 aprile scatta l'edizione 121 della regina delle classiche, quasi 260 chilometri da Compiègne fino al mitico velodromo di Roubaix. Tra fango, polvere e pavè, l'"Inferno del Nord" è stato teatro di imprese leggendarie. Van der Poel, campione in carica e vincitore del Giro delle Fiandre, è il grande favorito. Gli italiani Milan, Bettiol e Mozzato tra gli outsider
- Si corre domenica 7 aprile la Parigi-Roubaix, terza classica della stagione conosciuta come l'"Inferno del Nord"
- Da tradizione, la corsa è in calendario dopo la Milano-Sanremo (vinta da Philipsen) e il Giro delle Fiandre (successo di van der Poel). La gara sarà trasmessa in diretta da Eurosport, canali 210 e 211 di Sky, visibili anche su SkyGo
- La corsa quest'anno è lunga 259,9 chilometri, record nella storia della competizione. Si parte da Compiègne, a nord-nord-est di Parigi, per arrivare al Velodromo di Roubaix. Compiègne ha ospitato la partenza della corsa ogni anno dal 1977, tranne nel 2020, anno in cui non si è svolta a causa del Covid. La corsa si chiude al Vélodrome di Roubaix dal 1943, tranne che per tre anni, dal 1986 al 1988
- Come lo scorso anno, la corsa comprenderà 29 settori di pavé, ma per una lunghezza totale di 55,7 chilometri. Anche in questo caso si tratta di un record storico per la corsa. Alcune piccole modifiche sono state introdotte all'inizio, con la reintroduzione dei pavé di Viesly-Briastre e Capelle-Ruesnes
- Un'altra modifica che ha creato scetticismo nei corridori è l'introduzione di una chicane prima di attraversare la foresta di Arenberg, il paesaggio più affascinante ma anche più pericoloso dell'intera corsa. Tra i protagonisti, van der Poel si è espresso negativamente verso questa novità, pensata però per far diminuire la velocità dei ciclisti e, di conseguenza, il rischio di incidenti
- 29: Troisvilles in Inchy (km 96 - 2,2 km)
- 28: Viesly in Quiévy (km 102,5 - 1,8 km)
- 27: Quiévy in Saint-Python (km 105,1 - 3,7 km)
- 26: Viesly in Briastre (km 111,3 - 3 km)
- 25: Vertain in Saint-Martin-sur-Ecaillon (km 122,6 - 2,3 km)
- 24: Capelle in Ruesnes (km 129,3 - 1,7 km)
- 23: Artres in Quérénaing (km 138,3 – 1,3 km)
- 22: Quérénaing in Maing (km 140,1 – 2,5 km)
- 21: Maing in Monchaux-sur-Ecaillon (km 143,2 - 1,6 km)
- 20: Haveluy in Wallers (km 156,2 - 2,5 km)
- 19: Trouée d'Arenberg (km 164,4 - 2,3 km)
- 18: Wallers in Hélesmes (km 170,4 - 1,6 km)
- 17: Hornaing in Wandignies (km 177,2 - 3,7 km)
- 16: Warlaing in Brillon (km 184,7 - 2,4 km)
- 15: Tilloy in Sars-et-Rosières (km 188,2 - 2,4 km)
- 14: Beuvry in Orchies (km 194,5 - 1,4 km)
- 13: Orchies (km 199,5 - 1,7 km)
- 12: Auchy in Bersée (km 205,6 - 2,7 km)
- 11: Mons-en-Pévèle (km 211,1 - 3 km)
- 10: Mérignies in Avelin (km 217,1 - 0,7 km)
- 10: Mérignies in Avelin (km 217,1 - 0,7 km)
- 9: Pont-Thibault in Ennevelin (km 220,5 - 1,4 km)
- 8: Templeuve - Moulin-de-Vertain (km 226,4 - 0,5 km)
- 7: Cysoing in Bourghelles (km 232,8 - 1,3 km)
- 6: Bourghelles in Wannehain (km 235,3 - 1,1 km)
- 5: Camphin-en-Pévèle (km 239,8 - 1,8 km)
- 4: Carrefour de l'Arbre (km 242,5 - 2,1 km)
- 3: Gruson (km 244,8 - 1,1 km)
- 2: Willems in Hem (km 251,5 - 1,4 km)
- 1: Roubaix (km 258,3 - 0,3 km)
- Dal 1980 al vincitore viene dato come trofeo un cubo di pavé. Da un'idea di Francesco Moser, tre volte vincitore: "Per le prime due vittorie mi diedero una medaglietta insignificante. Dissi allora di regalare qualcosa che fosse identificativo di una corsa unica al mondo, magari un pezzo di pavé. Feci una battuta, ma l’anno seguente mi diedero davvero come trofeo un pezzo di pavé, un vero blocco di quasi 20 centimetri per 20"
- L'ultimo acuto italiano è stato appena tre anni fa con Sonny Colbrelli, re della Roubaix il 3 ottobre 2021: il bresciano, al debutto nella Classica, vinse in volata battendo allo sprint Vermeersch e van der Poel, riportando l'Italia al trionfo dopo oltre 20 anni dal successo di Andrea Tafi
- Come dimenticare le sue braccia alzate al traguardo, completamente sporco di fango, quasi irriconoscibile
- Maurice Garin (1897, 1898)
- Jules Rossi (1937)
- Serse Coppi (1949)
- Fausto Coppi (1950)
- Antonio Bevilacqua (1951)
- Felice Gimondi (1966)
- Francesco Moser (1978, 1979, 1980)
- Franco Ballerini (1995, 1998, in foto)
- Andrea Tafi (1999)
- Sonny Colbrelli (2021)
- Roger De Vlaeminck (1972, 1974, 1975, 1977)
- Tom Boonen (2005, 2008, 2009, 2012, in foto)
- Octave Lapize (1909, 1910, 1911)
- Gaston Rebry (1931, 1934, 1935)
- Rik Van Looy (1961, 1962, 1965)
- Eddy Merckx (1968, 1970, 1973)
- Francesco Moser (1978, 1979, 1980)
- Johan Museeuw (1996, 2000, 2002)
- Fabian Cancellara (2006, 2010, 2013)
- MATHIEU VAN DER POEL (Alpecin-Deceuninck): è il campione in carica, ha vinto il Giro delle Fiandre una settimana fa e non avrà contro il rivale di una vita Wout van Aert, infortunato. Anche lo sloveno Matej Mohoric, caduto al Fiandre, ha dovuto alzare bandiera bianca e non sarà presente allo start della corsa
- MADS PEDERSEN (Lidl-Trek): in stagione ha vinto la Gand-Wevelgem, davanti proprio a van der Poel
- JASPER PHILIPSEN (Alpecin-Deceunink): quest'anno ha già piazzato un acuto alla Milano-Sanremo, potrebbe essere la carta di riserva dell'Alpecin se le cose si dovessero mettere male per van der Poel
- STEFAN KUNG (Groupama-FDJ): nelle ultime due edizioni ha sfiorato il colpaccio arrivando sul podio nel 2022 (terzo) e quinto lo scorso anno
- Non parte con i galloni da capitano nella Lidl-Trek, ma Jonathan Milan (in foto) potrebbe essere una scheggia impazzita
- Attenzione anche a Luca Mozzato (Arkea B&B Hotels), reduce da uno splendido secondo posto al Giro delle Fiandre dietro van der Poel
- Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), apparso in forma nelle prime settimane della stagione, sarà all'esordio nella classica francese