Giro d'Italia, nella 7^ tappa primo acuto di Ewan. Jungels in rosa

Ciclismo
Ewan, che vittoria al fotofinish! (Foto Getty)

L'australiano del team Orica-Scott ha battuto al fotofinish Gaviria e Bennett. Il lussemburghese Jungels rimane in maglia rosa, Battaglin il migliore degli italiani con il 7° posto. Domani l'ottava tappa Molfetta-Peschici

Caleb Ewan (Orica-Scott) ha vinto la 7^ tappa del Giro d'Italia, la Castrovillari-Alberobello, anticipando sul traguardo in un'emozionante fotofinish il colombiano maglia ciclamino Fernando Gaviria (Quick- tep Floors) e l'irlandese Sam Bennett (Bora Hansgrohe). Quarto il tedesco Andrè Greipel e settimo Enrico Battaglin, primo degli italiani. Il lussemburghese Jungels è rimasto dunque in maglia rosa.

La tappa

La corsa odierna, partita da Castrovillari e arrivata ad Alberobello dopo 224 km, è stata caratterizzata da un tratto pianeggiante per i primi 140 km lungo strade prevalentemente ampie e rettilinee. Poi una breve salita in corrispondenza del GPM, l'unico di giornata, di Bosco delle Pianelle e ultima parte molto impegnativa per la serie di attraversamenti cittadini con gli ostacoli della viabilità come rotatorie, spartitraffico, isole pedonali, pavé e dossi. Gli ultimi 40 km sono stati infine ondulati tendenti a salire. Negli ultimi 5 km la strada è stata prevalentemente in salita con una breve discesa che terminava ai 600 m. La linea di arrivo è stata su rettilineo in asfalto di 100 m largo 7.5 m.

Fuga contenuta di Fonzi e Kozonchuk

La 7^ tappa è iniziata subito con l'attacco da parte di Simone Ponzi (CCC Sprandi), Giuseppe Fonzi (Wilier- Selle Italia) e il russo Dimitri Kozonchuk (Gazprom-Rusvelo). I tre fuggitivi hanno subito staccato il gruppo guadagnando un vantaggio di tre minuti dopo i primi 15 km. Vantaggio che per Fonzi e Kozonchuk si è incrementato a 4'30'' dopo i 100 km dalla partenza, mentre Ponzi ha dovuto rinunciare alla fuga dopo 40 km a causa di alcuni problemi meccanici. Il distacco si è via via ridotto fino ad azzerarsi in prossimità degli ultimi 20 km.

Ewan al fotofinish

Emozionanti sono stati gli ultimi 1500 metri della corsa giunta ad Alberobello. Mezgec ha tirato la volata a Caleb Ewan, a secco di successi prima di oggi, partito lungo e bravissimo poi nello sprint finale a resistere alla possibile rimonta di Fernando Gaviria e Sam Bennett, riuscendoli ad anticipare di centimetri al traguardo. L'azzurro Vincenzo Nibali, capitano del team Bahrain-Merida, non è andato oltre il 10° posto.

Ewan: "Finalmente mi sono sbloccato"

Caleb Ewan ha espresso tutta la sua soddisfazione al termine della tappa vinta: "Ero un po' deluso all'inizio del Giro perche' i miei compagni avevano lavorato tanto ma ero rimasto all'asciutto - racconta l'australiano -. Oggi finalmente mi sono sbloccato. Gaviria mi è arrivato molto vicino, è stato uno sprint molto duro, ero stanco, ma sono riuscito a batterlo. Avevo già vinto alla Vuelta, adesso mi manca solo il Tour: sono queste le vittorie più importanti della mia carriera".

Gaviria: "Ewan più bravo di me. Ci riproverò"

Il ciclista colombiano non è invece rimasto contento del secondo posto, ma non intende arrendersi: "Non sono riuscito a rimontare in tempo. Non so se oggi ero più veloce di Ewan, ma lui è stato più bravo e forte di me. Ci riproverò di sicuro. Tutti i finali sono difficili, gli ultimi 10 chilometri erano davvero folli rispetto al resto della frazione che è stata abbastanza facile".

Nizzolo: "In questo momento non posso dare di più"

Chi ha deluso in queste prime uscite è Giacomo Nizzolo. La colpa è soprattutto dell'allergia e dell'asma, ma non solo come spiega l'azzurro: "Temo ci sia dell'altro, magari una forma virale. Indagheremo con degli esami per capire come affrontare questa situazione che mi sta debilitando parecchio. Vedendo l'arrivo di oggi ho un grande rammarico perché era adatto alle mie caratteristiche. Sto soffrendo tanto per restare in gruppo, sto dando davvero l'anima per proseguire, ma non mi si può chiedere l'impossibile. Spero che questo problema si risolva quanto prima, ma in questo momento non sto bene".