Giro, l'ultima speranza di Nibali: "Sarà difficile, ma ci proverò"

Ciclismo
Vincenzo Nibali impegnato nella ventesima tappa del Giro d'Italia (Getty)

L'italiano spera nel gradino più alto del podio, ma battere Dumoulin nella cronometro sarà difficile. Quintana è ancora maglia rosa, ma la paura di perderla è tanta: "Mi difenderò dando il massimo"

Vincenzo Nibali proprio non ci sta a voler mollare il sogno di vincere il suo secondo Giro d'Italia. Dovrà farlo domani a Milano, nell'ultima tappa della corsa in rosa, anche se la cronometro individuale non rappresenta proprio una delle sue specialità. Nella penultima tappa, però, un'ottima prestazione l'ha portato al secondo posto della classifica generale, a soli 39 secondi da Nairo Quintana, e anche per questo il messinese dovrà crederci fino in fondo.

Nibali: "Nel mio cuore spero di farcela"

“Sarà difficile – ha riferito al termine della ventesima tappa Nibali - ma nel mio cuore spero di prendermi il gradino più alto. Comunque ottenere il secondo, terzo o quarto posto sarà un risultato importante e gratificante, specie nei confronti del lavoro della squadra. E’ una classifica molto ridotta – ha continuato Nibali - in questo Giro le cronometro stanno facendo un po’ da ago della bilancia, perché tutti eravamo molto concentrati anche a mantenere le forze in vista dell'ultima prova”. Infine un riferimento al più temuto, Dumoulin: “Tutti noi abbiamo cercato di guadagnare dei secondi nei suoi confronti, perché domani la cronometro va a suo favore”.

Quintana: "Nella crono mi difenderò"

Nairo Quintana invece è tornato leader della classifica generale alla diciannovesima tappa, mantenendo il primato al termine della ventesima. Nonostante questo la paura di perdere la maglia rosa negli ultimi 29,3 km della corsa rosa è tanta: “La crono di domani sarà molto diversa da quella del 16 – dichiara il colombiano - perché propone un tracciato più adatto agli specialisti. E' inutile negarlo: non ho dei minuti di vantaggio, ma dei secondi, e ovviamente darò il massimo per difendere il primato. La tappa di oggi ha confermato che il livello è uguale per tutti, non ci sono grandi differenze a questo punto. Mi difenderò, e spero che la fatica accumulata giochi a mio favore".

Dumoulin: "Felice di come è andata. Grato agli altri corridori"

Dumoulin invece appare rilassato all’arrivo di Asiago, nonostante il quarto posto a 53'' da Quintana, forte della consapevolezza di potersi riprendere la maglia rosa proprio all’ultimo atto del Giro. “Oggi ho dato l'anima sulle ultime salite – riferisce l’olandese - si, mi sono proprio ammazzato ma, per fortuna, avevo gambe migliori rispetto a ieri. Sono felice di com’è andata". E non solo: "Sarò eternamente grato a Mollema, Jungels e Yates che, nel finale, mi hanno permesso di limitare il ritardo”.