Giro d'Italia, a Pinot la 20^ tappa. Quintana consolida la maglia rosa

Ciclismo
Pinot vince la 20^ tappa (foto LaPresse)

Il francese del team FDJ vince la sua prima tappa in questo Giro battendo in volata Zakarin e Nibali. Dumoulin arriva con 15'' di ritardo sul traguardo e accumula un ritardo di 53'' da Nairo Quintana che mantiene la maglia rosa alla vigilia dell'ultima tappa

LA CLASSIFICA GENERALE  LA 21^ TAPPA, CARATTERISTICHE E ALTIMETRIA

Thibaut Pinot ha conquistato in volata la 20^ e penultima tappa del Giro d'Italia. Il francese del team FDJ, grazie a uno sprint finale, ha anticipato Zakarin e Nibali sul traguardo. Il messinese è ora secondo in classifica generale, in ritardo di 39'' dal leader Nairo Quintana. Il capitano della Movistar ha allungato il vantaggio su Dumoulin a 53'', ma l'olandese rimane ancora il grande favorito alla vittoria finale. L'ultima tappa, in programma domani, sarà infatti la cronometro Monza-Milano dove Dumoulin ha pochi rivali.

La tappa

La tappa di oggi, l’ultima cosiddetta di montagna, seppur per larghi tratti pianeggianti, è stata caratterizzata da una prima parte piuttosto semplice che, dopo la partenza da Pordenone, si snodava attorno alle Prealpi Trevigiane (GPM sul Muro di Ca’ del Poggio). Più complicata invece la seconda parte che, dopo il TV di Feltre, ha posto i corridori alla salita sul Monte Grappa, lunga 24 km. Dopo essere tornati a valle, con una discesa di 26 km e costituita da numerosi tornanti su strada di media larghezza, hanno preso la strada verso Foza, ultima salita di quest’edizione del Giro nonché GPM inedito per la Corsa Rosa con salita regolare al 7%, prima degli ultimi 15 km molto ondulati conclusi al traguardo di Assiago.

La salita del Monte Grappa

La corsa è partita subito a ritmi altissimi, con il sestetto composto da Devenyns, Pozzato, Teuns, Slagter, Ladagnous e Belkov che si è staccato dal gruppo maglia rosa guadagnando oltre un minuto di vantaggio dopo i primi 30 km. Teuns ha vinto il TV di Conegliano, mentre il primo GPM di giornata sul Muro di Ca’ del Poggio, un GPM di Quarta Categoria lungo 1.15 km e con pendenza del 12.7%, è stato preda di Pozzato. È dopo questa prima salita che il gruppo si è ‘spezzato’ in due. I primi sei hanno continuato ad allungare rendendosi imprendibili anche per i contrattaccanti, staccati di 3 minuti dopo circa 85 km. Con l’inizio della salita del Monte Grappa poi la tappa si è fatta davvero interessante: al secondo GPM di giornata, un GPM di Prima Categoria lungo 24.2 km e con pendenza media del 5.3%, Pozzato e Belkov non sono riusciti a tenere il ritmo del gruppo di testa. Zakarin ha provato a lanciarsi ma è stato subito ripreso da Quintana, rimasto con due soli compagni di squadra. Pinot invece ha approfittato dell’aiuto di Ladagnous per non accumulare ritardo rispetto al resto dei corridori.

La rincorsa di Dumoulin e l'arrivo ad Asiago

A 28 km dall’arrivo è iniziato l’ultimo GPM di Foza, un GPM di Prima Categoria, lungo 14 km e con pendenza media del 6.7%. Vincenzo Nibali ha provato due volte l'attacco, ma è stato subito ripreso da Zakarin, Quintana, Pozzovivo e Pinot. Sono stati il russo e l'azzurro della AG2R La Mondiale a tentare poi il forcing superando il duo Teuns-Devenyns, con Nibali e Quintana preoccupati solo di guadagnare vantaggio su Dumoulin e Pinot. Il ciclista della Sunweb non è riuscito a tenere il passo degli avversari ma è stato aiutato da Jungels che ha ricucito lo strappo. Domenico Pozzovivo si è preso il GPM ma a 10 km dal traguardo, ma sia lui che Zakarin sono stati agguantati dal trio Quintana-Nibali-Pinot, rendendo accesa ed emozionante la tappa fino all'ultimo metro di corsa. Sembrava essere arrivato il momento per la prima vittoria di Pozzovivo ma alla fine è stato Pinot a tagliare il traguardo di Asiago per primo, seguito da Zakarin e Nibali. Quintana è rimasto in maglia rosa e ha allungato a 53'' di vantaggio su Dumoulin, arrivato con 15'' di ritardo all'arrivo. Il leader della classifica generale mantiene comunque poche possibilità di fare suo il Giro, a meno che non si renda protagonista di una prestazione super nella cronometro finale di domani dove l'olandese parte da favorito. Nibali, ora secondo classificato, e Pinot si candidano a possibili outsider per il trionfo nel Giro ma servirà anche in questo caso una prova da gigante.