Tour de France 2017, cadono e si ritirano Thomas e Porte

Ciclismo
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Una brutta scivolata nel tappone di montagna Nantua-Chambery impedirà al vicecapitano del Team Sky di proseguire la sua corsa: ha rimediato la frattura della clavicola. La stessa cosa era accaduta nel corso del Giro d'Italia nella frazione del Blockhaus. Caduta anche per Richie Porte: commozione cerebrale e due fratture, 6 settimane di stop per lui 

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Una stagione davvero sfortunata. Una brutta caduta nel corso della nona tappa del Tour de France impedirà al corridore del Team Sky Geraint Thomas di proseguire la corsa. Il gallese, vicecapitano del Team Sky, è caduto quando mancavano circa 100 chilometri alla fine del tappone di montagna, da Nantua a Chambery, di 181,5 chilometri. Thomas ha rimediato la frattura della clavicola ed è stato trasportato in ospedale. Era già stato costretto al ritiro all'ultimo Giro d'Italia, dopo essere caduto ai piedi della salita del Blockhaus, andando a schiantarsi assieme al compagno Mikel Landa contro un motociclista della Polstrada fermo sul bordo della carreggiata.

“Ognuno di noi era nervoso e voleva essere davanti - racconta a fine gara Thomas -. Un piccolo gruppo combatteva per infilarsi tra me, Froome e il resto dei corridori. Ho lasciato andare Mjka e lui è sceso proprio su di me. Non sapevo più dove andare e sono finito su di lui, cadendo sulla clavicola. Il dottore del team pensava me la fossi rotta. Poi però son tornato sulla bici e andato lungo la discesa, ma quando sono tornato al box ha capito che qualcosa non andava. Dopo la gara il medico ha detto esattamente le stesse cose. Gli esami strumentali hanno confermato la frattura".

"In questo momento non riesco davvero a pensarci - conclude il ciclista del team Sky -. Penso solo alla tragedia di dover lasciare il Tour. Mi sono fermato per infortunio al Giro d'Italia alla nona tappa e mi devo arrendere qui anche alla nona frazione. È una grossa delusione".

Cade anche Porte: commozione cerebrale per lui, ma nessuna frattura

La 9^ tappa del Tour è stata caratterizzata da numerose cadute oltre a quella di Geraint Thomas. La più brutta dal punto di vista della dinamica ha riguardato senza dubbio Richie Porte, finito a terra a 20 km dal traguardo per aver tagliato troppo una curva. Manovra azzardata che ha catapultato l'australiano fuori dall'asfalto, per poi finire successivamente su Daniel Martin. Contrariamente alle prime voci che escludevano fratture, il capitano della BMC ha riportato fratture composte alla clavicola destra e al bacino.