Tour de France, Aru: "Froome resta il favorito"

Ciclismo
Fabio Aru, secondo in classifica generale (Foto Getty)

Il 'Cavaliere dei 4 Mori' scarica la pressione sul capitano del team Sky, leader della classifica generale con 18'' di vantaggio sul sardo e aggiunge: "Ha esperienza, squadra e andrà forte nella crono di Marsiglia". Il campione britannico invece ci va cauto: "È la sfida più difficile. Devo vedermela con tantissimi avversari"

LA CLASSIFICA   16^ TAPPA, CARATTERISTICHE E ALTIMETRIA

"Penso che Froome, visto che ha vinto già per tre volte il Tour de France, sia il favorito e possegga l'esperienza per vincere anche quest'anno". Fabio Aru, in ritardo di 18 secondi dal campione britannico, non rinuncia al sogno della maglia gialla, ma, in occasione dell'ultima conferenza stampa prima della conclusione del Tour, preferisce addossare tutta la pressione sul 32enne di origini kenyote per queste 6 tappe finali: "È in vetta alla classifica generale, ha dalla sua anche una migliore predisposizione alla crono di Marsiglia e inoltre dispone di una squadra molto forte - aggiunge il corridore sardo, preoccupato anche dalla possibile rimonta di Bardet, ora a -5'' dal 'Cavaliere dei 4 Mori' -. È arrivato secondo l'anno scorso, è un avversario molto pericoloso anche per il suo modo di attaccare. Lo stesso vale per Uran. Tutto dipenderà dalle tappe di mercoledì e giovedì. Penso che nessuno di noi sappia come andrà su quelle vette, ben oltre i 2 mila metri. Al Tour ogni momento può essere pericoloso e questo t'insegna a non abbassare mai la guardia, come abbiamo visto quando ho perso la maglia gialla. Ci aspetta una settimana dura, ci sarà spettacolo. Froome vorrà tenere la maglia, Bardet e Uran guadagnare qualcosa. Servirà la giusta concentrazione". E su possibili alleanze Aru infine dice: "Dipende da come si metterà la gara, un aiuto a vicenda con Bardet può starci". 

Froome: "È la sfida più difficile"

Chris Froome invece, dall'alto della sua esperienza, preferisce andarci cauto: "Questi distacchi minimi non mi sorprendono affatto - spiega il capitano del Team Sky, ieri frenato da una foratura alla bici -. Sapevo che questa sarebbe stata la sfida più difficile e che, in caso di successo, sarebbe eventualmente diventata la vittoria più difficile. Ogni avversario rappresenta un pericolo e in questa edizione del Tour di avversari ne ho tantissimi - continua il leader della classifica generale -. Aru ha vinto una tappa, poi si è preso la maglia gialla, ma ha pagato a Rodez. Mi risulta che nella terza settimana sia sempre andato forte nelle corse a tappe. Uran invece, in vista della crono, è l'avversario più pericoloso" conclude.

Ultime battaglie

6 tappe e la 104^ edizione della Grande Boucle volgerà al termine. Quattro corridori racchiusi in 29 secondi: dal leader Chris Froome al colombiano Rigoberto Uran, trionfatore nella 9^ frazione. Scenari quindi completamente aperti, con alcune tappe chiave per decretare il vincitore finale. Difficilmente sarà decisiva quella di domani, 165 km da Le Puy en Valey a Romans sur Isere, adatta ai velocisti. Mercoledì invece si farà sul serio. I corridori arriveranno sulle Alpi e affronteranno alcune cime storiche, la Croix de Fer, Telegraphe e Galibier. L'indomani poi appuntamento con la battaglia finale tra gli scalatori, con la scalata al Col de Vars e la salita finale verso l'Izoard. La frazione di venerdì, la più lunga del Tour, a meno di clamorose sorprese non dovrebbe sconvolgere la classifica generale e farà da antipasto alla cronometro di Marsiglia che stabilirà il vincitore del Giro francese, prima della passerella finale di domenica con arrivo a Parigi.