Tour de France, Boasson Hagen vince in fuga la 19^ tappa
CiclismoDopo un paio di tentativi sfuggiti per un pelo, il norvegese della Dimension Data conquista la prima frazione personale di questa Grande Boucle. Podio completato da Arndt e Keukeleire, quarta posizione per l'italiano Bennati. Froome resta in giallo e domani può mettere il punto esclamativo sul Tour con la cronometro di Marsiglia
Boasson Hagen taglia per primo il traguardo della 19^ tappa del Tour de France, battendo in una fuga solitaria Arndt e Keukeleire, rispettivamente secondo e terzo. Quarto posto per l'azzurro Daniele Bennati. Chris Froome resta in maglia gialla. Matthews festeggia la maglia verde, Barguil quella a pois. Domani la 20^ e penultima tappa, la cronometro di 22,5 km di Marsiglia, che consegnerà con ogni probabilità la Grande Boucle al capitano del team Sky, sempre in vantaggio di 23'' su Bardet e 29'' su Uran. Il colombiano spera almeno nel secondo posto, vista la nettà superiorità rispetto al 'padrone di casa' nella sfide a tempo. Speranze di risalita anche per Aru che nella crono di Dusseldorf è andato molto bene, pertanto potrebbe anche provare a scalre almeno una posizione nella classifica generale che, per il momento, lo vede al quinto posto, a 1'55" da Froome. La crono partirà e si concluderà nello stadio Velodrome: i corridori dovranno superare uno strappo in apnea di un chilometro, con pendenze al 12%.
La tappa
Prima della decisiva crono di Marsiglia i corridori affrontano una tappa di trasferimento, la più lunga di questa edizione del Tour de France: 222,5 km da Embrun a Salon de Provence. Primi 180 km frastagliati con tre GPM di terza categoria: il Col Lebraut, la Côte de Bréziers e il Col du Pointu. Poi la parte finale di percorso, contraddistinta da discesa e pianura.
Solito De Gendt, esulta Matthews
La corsa si apre subito con alcuni scatti e controscatti in testa al gruppo, in particolare dei belga Vermote e De Gendt. Dopo vari tentativi sono in 8 ad andare in fuga. Il ritmo è alto e porta il gruppo ad allungarsi in prossimità della prima salita, il Col Lebraut, un GPM di terza categoria lungo 4,7 km con una pendenza media del 6%. In cima al primo Gran Premio della Montagna è dominio francese, con l’arrivo del trio composto da Sicard, Rolland e Gisbert. Fatica invece Greipel, ancora a secco di tappe in questo Tour dopo 5 anni di fila con almeno una vittoria. Neanche il tempo di rimpolpare il gruppo dei battistrada che i corridori affrontano il secondo GPM sulla Côte de Bréziers, 2,3 km di salita con una pendenza del 5,8%. Lo conquista un altro transalpino, Romain Hardy, che anticipa De Gendt, mentre il plotone raggiunge la vetta con oltre 5 minuti di ritardo. Con il procedere della tappa il distacco tra i fuggitivi e il gruppo aumenta, fino a raggiungere i nove minuti. Il ritardo comincia a preoccupare il plotone che, trainato dal team Sky, decide di alzare il ritmo e recuperare terreno. Passati i primi 137 chilometri il percorso interpone sulla strada dei ciclisti il traguardo volante di Banon, portato a casa dal solito De Gendt, tra i più positivi in questa 104^ Grande Boucle. I punti conquistati da De Gendt consentono a Michael Matthews di aggiudicarsi aritmeticamente la maglia verde, essendo ormai diventato irraggiungibile per il secondo in classifica Greipel.
La fuga di Boasson Hagen
In testa alla corsa rimangono 20 corridori, tra cui Calmejane e Mollema, unici del gruppo ad aver vinto almeno una frazione. Keukelaire e Sicard tentano l’allungo, ma vengono subito neutralizzati. Poco dopo il francese, insieme a Gesbert e Kiserlovski, ci riprova e riesce a guadagnare una centinaia di metri. I tre affrontano per primi il Col du Pointu, terza e ultima salita di giornata, GPM di terza categoria lungo 5,8 km con il 4,1% di pendenza. Il ciclista della Direct Energie porta a casa gli ultimi due punti della classifica a pois che consacra Barguil come leader. Con l’avvio della discesa il gruppo dei battistrada si ricompatta, prima di scomporsi nuovamente in due blocchi con 9 uomini al comando, tra cui l’italiano Bennati e il belga della Orica-Scott, Keukelaire, il più convinto nel tentare gli attacchi. Il gruppo maglia gialla invece continua ad attardarsi e accumula un ritardo di circa 10 minuti dai fuggitivi. Gli ultimi 10 km si caratterizzano per i continui sprint dei 9 battistrada che si alternano in attesa dell’allungo decisivo di Boasson Hagen. Lo scatto del norvegese non concede diritto di replica ai suoi avversari, incapaci di contenere la fuga del corridore della Dimension Data che va a prendersi la tappa per distacco. Alle sue spalle completano il podio Arndt e Keukeleire, mentre Bennati, trionfatore nella passerella finale di Parigi 10 anni fa, deve accontentarsi del quarto posto. Froome e il resto del gruppo maglia gialla passa il traguardo della Provenza dieci minuti dopo, in attesa dell'ultimo ostacolo, la cronometro di Marsiglia.