Sulla salita più dura arriva finalmente la vittoria di tappa tanto cercata dal corridore della Trek-Segafredo nell'ultima corsa della sua carriera. Froome ipoteca la vittoria finale, Nibali conserva il secondo posto sul podio di Madrid a 2'15" dalla leadership e con 36" su Ilnur Zakarin.
Sull’Angliru il finale di tappa più poetico. La Vuelta va a Chris Froome, ma la giornata è tutta per Alberto Contador. Arriva una vittoria voluta, desiderata e infine strappata con i denti dal Pistolero, che corona così l'ultima tappa di montagna della sua carriera con un trionfo d'altri tempi e conquista anche il podio della Vuelta. Il Pistolero attacca ai piedi di quel muro terribile che è l'Angliru. Dodici chilometri di tenacia, coraggio e classe per la vittoria più bella. E un podio finale a Madrid sfiorato per soli 20 secondi. Nibali va in difficoltà nel finale, si stacca da Froome ma conserva il secondo posto sul podio di domenica a Madrid. Per Froome è la prima Vuelta della sua carriera, dopo tre secondi posti.
Fase iniziale della tappa con tanti scatti, riescono a scappare 18 corridori (tra cui Simon Yates, Julian Alaphilippe, e Jan Polanc), ma il gruppo impone subito un ritmo alto e il ritardo non assume mai dimensioni importanti, mai oltre 1 minuto-1 minuto e 10. In testa al gruppo c’è la Trek-Segafredo, piazzata da Alberto Contador che non vuole assolutamente farsi sfuggire la possibilità di vincere finalmente una tappa della sua ultima corsa da professionista.
Prima salita di giornata, un gruppetto davanti a tutti
Sulla prima salita di giornata, con arrivo in cima a La Cobertoria - 8 chilometri quasi tutti prossimi o superiori al 10% di pendenza, con una media dell’8,6% - entra in azione il Team Sky, che si mette in testa al gruppo senza forzare un ritmo troppo alto visto il durissime asperità che attendono i corridori più avanti. Sulla salita nel gruppo dei fuggitivi parte un’azione di Mas e Polanc, si uniscono Soler, Marczynski e Andersen. Mentre aumenta la pioggia sul percorso il gruppetto di testa riesce a portarsi a 1:45 di vantaggio sul gruppo degli uomini di classifica. Comincia a tirare anche la Bahrain-Merida: Boaro e Visconti alzano il ritmo, forse in previsione di un attacco in discesa. Una discesa delicatissima vista la pioggia che cade incessante. Alla sommità di La Cobertoria i fuggitivi – a cui si è unito anche Romain Bardet - hanno un vantaggio di 1 minuto e mezzo sul gruppo della maglia rossa.
Brivido per Nibali in discesa
La Bahrain-Merida non molla la testa del gruppo neanche sulla salita successiva, Alto del Cordal (5,7 km all’8,6% di pendenza media, con punte del 12,9%): Visconti che prova a imporre un ritmo alto mentre si fa avanti minaccioso Alberto Contador, che ha piazzato Pantano nell'avanguardia del gruppo.
Prima del calvario finale resta solo la discesa che precede l'Angliru, resa pericolosissima visto l'asfalto viscido. Cadono Soler e De La Cruz, mentre per un attimo tremano i tifosi italiani: Nibali si attarda, per fortuna non è caduto ma è solo andato lungo in una curva. Pellizzotti lo aiuta a rientrare.
Arriva l'Angliru, c'è un epico Contador
I corridori arrivano all'imbocco dell'Angliru e - che sorpresa - attacca Contador. Lo spagnolo raggiunge Yates e Mas insieme al fido gregario Pantano. Pazzesco Contador, vuole assolutamente la tappa e attacca subito sulla salita più infernale: nella prima parte della sua azione guadagna subito 40" sul gruppo di Froome e dei migliori. E va a raggiungere Marczynski portandosi nel gruppetto di testa.
E' una salita infinita quella dell'Angliru, sulle sue pendenze Contador prosegue la sua azione, dopo aver ripreso Marczynski resta da solo con un tenace e bravissimo Soler, ma dopo qualche chilometro lascia sul posto anche lui e a 6 chilometri dalla fine è solo al comando.
Nel frattempo Nibali non trova la forma sperata per attaccare il leader della classifica generale. Va in difficoltà e si stacca da Froome, Kelderman e Zakarin mettendo in pericolo il podio della Vuelta.
Il finale della tappa è pura poesia per chi ama il ciclismo. Il pistolero Contador è in forma strepitosa, sale sulle pendenze terribili dell'Angliru acclamato dai tifosi e dalle scritte "Gracias, Alberto". Il suo vantaggio su Froome aumenta fino al minuto e 20 secondi. Il Pistolero vede il suo vantaggio diminuire per l'azione di Froome che insieme a Poels si avvicina tantisismo a Contador, senza però mettere in pericolo la vittoria. Sul traguardo il Pistolero arriva con 17 secondi di vantaggio su Froome e Poels. Il britannico del Team Sky stacca i diretti concorrenti, Nibali in primis, e può finalmente gioire per la prima vittoria della Vuelta nella sua carriera, concludendo una spettacolare doppietta con il Tour.