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La presentazione: il Giro esce dall'Europa, al via da Gerusalemme

Ciclismo
L'edizione 2018 sarà in onore di Gino Bartali, morto nel 2000: durante la guerra salvò migliaia di ebrei dalle deportazioni

Una partenza rivoluzionaria quella del Giro d'Italia edizione 2018, che per la prima volta prenderà il via fuori dal continente europeo. L'edizione 101 della corsa Rosa è stata presentata a Gerusalemme, che ospiterà le prime tre tappe: una a cronometro e due in linea, che si svolgeranno dal 4 al 6 maggio prima del rientro in Italia e la classica risalita dello Stivale

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Mauro Vegni, direttore del Giro: "Opportunità unica"

"A tre mesi dalla centesima edizione ecco un nuovo progetto ambizioso per il Giro d'Italia- spiega il direttore della corsa Rosa- e questa grande partenza è una pietra miliare per il futuro. E'la prima volta che un grande giro esce dai confini dell'Europa: storia ed unicità sono i due motivi che ci hanno spinto a scegliere Israele". "Tre tappe spettacolari": così Mario Vegni, direttore del Giro d'Italia, ha descritto le corse che il 4-5-6 maggio 2018 vedranno l'avvio del Giro. La prima tappa è una cronometro individuale di 10 chilometri che si svolgerà a Gerusalemme. Una frazione fatta di curve e saliscendi senza respiro per i corridori e che dalla Città Vecchia lambirà le zone moderne di Gerusalemme per poi rientrare a ridosso delle antiche mura. La seconda partirà da Haifa per arrivare fino a Tel Aviv: 167 chilometri dal monte Carmelo, passando per Akko, Zichron Yaakov e Cesarea". Infine la terza, la più lunga, che da Beer Sheva (nel sud di Israele) arriverà fino ad Eilat per 226 chilometri. Una tappa - ha aggiunto - adatta ai velocisti". 

Ivan Basso: "La bici unisce i popoli"

"Il Giro d'Italia è il sogno di ogni ciclista - spiga il direttore sportivo della Trek-Segafred- e non finisce mai di stupire. Ogni anno c'è qualcosa che rende questa corsa sempre più bella e la partenza da Gerusalemme è una cosa ancora più affascinante. Correre per unire le culture: la bici per unire i popoli, quest'anno lo farà ancora di più".

Contador: "Partenza da Gerusalemme è una buona cosa per il ciclismo"

Ospite della conferenza stampa di presentazione dell'edizione 101 della corsa Rosa è anche l'ex ciclista spagnolo. "Sono già stato qui nel 2012, credo che questo Giro sarà difficile, ma incredibile. Oggi ho visto l'asfalto, è un po' scivoloso, i ciclisti dovranno stare attenti, dando sempre il massimo".

Lotti: "A Gerusalemme con omaggio a Bartali"

"Era doveroso rendere omaggio alla memoria di Ginettaccio". Sono le parole del ministro dello sport alla presentazione del Giro che partirà da Gerusalemme. "Un ricordo che continueremo a coltivare investendo nel Museo dedicato a Bartali a Firenze". Rispondendo poi a una domanda su polemiche che il Giro d'Italia in Israele potrebbe suscitare, Lotti ha risposto: "Mi auguro proprio di no. Lo sport, credo, vince sempre su tutto".