La UAE ha presentato le maglie per il 2018. Quella di Fabio Aru di campione italiano ha attirato critiche per la scarsa visibilità della bandiera. La squadra del sardo ha dichiarato che ne avrebbe preparata una nuova. Intanto Aru è stato avvistato con un'altra maglia
La maglia di Fabio Aru svelata dalla UAE Emirates nella presentazione ufficiale non ha convinto. La squadra degli Emirati ha proposto una versione molto simile a quella che utilizzeranno gli altri ciclisti, solo che al posto della bandiera degli EAU in orizzontale sotto il nome della formazione ci sarà il tricolore. Un modello criticato per la scarsa visibilità della bandiera italiana, di dimensioni ridotte e difficilmente individuabile (posta sulla zona del ventre, che nel ciclismo può essere notata solo raramente). La stessa UAE ha dichiarato che la maglia sarebbe stata modificata e quella nuova sarebbe stata presto resa nota. Aru, intanto, in allenamento è stato fotografato con una versione differente da quella della presentazione. Nome della squadra più piccolo, tricolore più grande e che prosegue sulla parte posteriore. Se fosse confermato, sarebbe un modello molto simile a quello indossato da Nibali, campione d'Italia in linea 2014 e 2015, nella sua prima vittoria nel Giro di Lombardia. Sarà questa la divisa con la quale correrà Fabio Aru nella prossima stagione?
Ripercorrendo la storia recente delle maglie di campione italiano in linea, differente la prima di Nibali, con cui corse il Tour de France 2014 prima di vestire in giallo. In quel caso la bandiera italiana non proseguiva sui lati e sul retro, ma era più grande e più in alto rispetto alla prima versione proposta dalla UAE per Aru. Ben altra storia invece il modello indossato dal sardo nella scorsa stagione, dopo aver vinto il titolo di campione d'Italia il 25 giugno alla Gran Piemonte. Lì infatti il verde, il bianco e il rosso ricoprivano l'intero busto a fasce orizzontali, dalle spalle al ventre. Se il modello definitivo per il 2018 dovesse essere diverso da quello vestito da Aru in questi giorni di allenamento, non da escludere che possa essere ispirato proprio a quella soluzione. Magari lasciando la colorazione normale su braccia e spalle (simile alla casacca che aveva vestito Nizzolo, campione italiano in linea nel 2016, con la Trek).