Alla Ruta del Sol esordio stagionale per Chris Froome del Team Sky. Sulla vicenda legati ai valori ematici durante la Vuelta il britannico è chiaro: "So di non aver fatto nulla di male" e sui colleghi: "Ho ricevuto tanta solidarietà"
Dopo le polemiche legate alla vicenda dei valori ematici alterati all'ultima Vuelta, emerso nello scorso dicembre, Chris Froome fa il suo esordio nella stagione 2018 alla Ruta del Sol. Il britannico del Team Sky avrà il numero 11: al suo fianco, ci saranno lo spagnolo De La Cruz, l’irlandese Deignan, il tedesco Knees, l’olandese Poels, l’altro olandese Van Baarle e Salvatore Puccio. Prima dell'inizio della corsa a tappe spagnole il 32enne di origini kenyane ha rilasciato alcune dichiarazioni.
C'è chi dice che non ti saresti dovuto presentare, che ti saresti dovuto auto-sospendere, che la tua presenza qua è un danno per il ciclismo con questa accusa che pende su di te. Cosa ne pensi?
So di non aver fatto nulla di male. Questo è il mio punto di partenza. So di non aver fatto nulla di male. C'è un processo in atto che mi consente di dimostrarlo e questo è quello che intendo fare.
Com'è gareggiare mentre è in corso tutto questo invece di concentrarti sul ripulire la tua reputazione?
Le cose non andrebbero più velocemente se fossi seduto a casa. Stiamo cercando di velocizzare le cose e speriamo di ottenere dei risultati il prima possibile.
Ad altri ciclisti è stata chiesta una tua opinione sulla tua partecipazione alle gare. Che tipo di sensazioni avverti dai tuoi colleghi?
Sono stati grandi. Ho ricevuto tanta solidarietà, sono stati in molti a contattarmi. Vorrei ringraziarli tutti per avermi dato il loro appoggio.