Amstel Gold Race 2018: rivincita di Valgren. Terzo Gasparotto davanti a Sagan

Ciclismo

Claudio Barbieri

Valgren esulta sul traguardo dell'Amstel 2018 (Foto Twitter)

Il danese dell'Astana, secondo nel 2016, si prende la rivincita battendo allo sprint Kreuziger nella prima classica del Trittico delle Ardenne. Terzo l'azzurro, davanti al grande favorito Peter Sagan

AMSTEL GOLD RACE, L'ORDINE D'ARRIVO

Michael Valgren ha vinto l'Amstel Gold Race 2018, prima delle tre Classiche delle Ardenne, 263 km da Maastricht a Valkenburg con 35 muri in programma e il mitico Cauberg nel finale. Il danese dell'Astana ha preceduto in volata il ceco Roman Kreuziger e l'italiano Enrico Gasparotto. Valgren, classe 1992, aveva chiuso in seconda piazza l'Amstel nel 2016, quando era stato preceduto proprio dal ciclista azzurro. Quarto Peter Sagan, vincitore una settimana fa della Parigi-Roubaix. Il trittico delle Ardenne continua mercoledì con la Freccia-Vallone e domenica con l'attesissima Liegi-Bastogne-Liegi, ultimo appuntamento con le Classiche del Nord. Da segnalare che questa Amstel è coincisa con l'ultima Classica di Damiano Cunego, che a giugno lascerà le corse: nel palmares del Principino, oltre al Giro 2004, anche tre Lombardia (2004, 2007 e 2008) e proprio la gara olandese, in cui si impose esattamente dieci anni fa. 

La cronaca della corsa

La fuga di giornata parte dopo appena una quindicina di km dal via, con nove protagonisti: Willie Smit (Katusha Alpecin), Tsgabu Grmay (Trek Segafredo), Matteo Bono (UAE Team Emirates), Oscar Riesebeek (Roompot Nederlandse Loterij), Marco Tizza (NIPPO Vini Fantini), Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen Baloise), Bram Tankink (Lotto NL Jumbo), Lawson Craddock (EF Drapac) e Eddie Dunbar (Aqua Blue Sport). I fuggitivi sono ben organizzati e, nonostante un'andatura media più che buona (43 km/h dopo la prima ora), riescono ad accumulare un vantaggio che tocca i 15' dopo 50 km di corsa. Il primo passaggio sul Cauberg (pendenza media tra il 5 e l'8% e punte del 12%) segna la riorganizzazione dei big, che mettono i gregari davanti per iniziare la rimonta. Al 20° muro di giornata, l'Eyserweg, il gap scende sotto la doppia cifra, con Bora, Movistar, Sky, Bahrain Merida e Lotto Soudal che iniziano un pazzesco forcing. Sagan e Nibali dimostrano di avere una buona gamba e restano costantemente nelle prime posizioni del gruppo, da cui si staccano invece Wout Poels e Rigoberto Uran, vittima di una caduta dopo un contatto con l'avversario. I fuggitivi restano in 6 ai -30 km, con Ion Izagirre che si stacca e prova l'inseguimento solitario. Si muovono anche i favoriti (Gilbert, Alaphilippe, Valverde, Sagan, Fuglsang), ma sono più che altro mosse di studio degli avversari; a fare il vuoto invece ci pensano Kreuziger e Gasparotto, che riprendono la fuga nell'ultimo passaggio sul Cauberg. Dietro però il ritmo è forsennato e così Valverde, Sagan, Alaphiippe e Valgren rientrano sui battistrada a una decina di km dal traguardo, guadagnando un discreto margine sul gruppetto degli inseguitori, tra cui Vincenzo Nibali. Sull'ultima côte del Bemelerberg attacca Fuglsang, ma è solo un diversivo per il compagno dell'Astana Valgren: i due comunque vengono ripresi da Alaphilippe, Sagan, Gasparotto, Wellens, Kreuziger e Valverde, che arrivano compatti negli ultimi due chilometri. Valgren e Kreuziger vanno via a poco più di un km dal traguardo ed è l'azione decisiva, con il danese che batte in volata il ceco, davanti a un eroico Enrico Gasparotto, terzo e sul podio ancora una volta all'Amstel Gold Race. Solo quarto Peter Sagan, che regola allo sprint il gruppo dei big. Sfuma così il decimo successo nel Trittico delle Ardenne per Valverde, che andava a caccia del record di Eddy Merckx. 

L'ordine d'arrivo: 

1) Michael Valgren (DAN)

2) Roman Kreuziger (CZE)

3) Enrico Gasparotto (ITA)

L'albo d'oro della Amstel Gold Race

Valgren succede nell'albo d'oro a Philippe Gilbert, che lo scorso anno si impose davanti a Kwiatkowski e Albasini. Nella classica olandese sono proprio i padroni di casa a comandare con 17 successi; seguono Belgio con 13 e Italia, terza con sette successi. L'ultimo azzurro ad imporsi è stato Enrico Gasparotto nel 2016, quando bissò il successo del 2012. Per l'Italia vittorie anche di Zanini, Bartoli, Rebellin, Di Luca e Cunego. A livello individuale il record appartiene all’olandese Jaan Raas che vinse cinque volte, con Gilbert subito dietro con quattro vittorie.