Liegi-Bastogne-Liegi 2018: capolavoro di Jungels, delusione Nibali

Ciclismo

Claudio Barbieri

Bon Jungels in azione alla Liegi

Azione a sorpresa del campione del Lussemburgo, che attacca sulla Roche-aux-Faucons a una ventina di km dal traguardo e va a vincere la Doyenne per la prima volta in carriera. Nibali nelle retrovie, condizionato dal grande caldo

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI, L'ORDINE D'ARRIVO

Bob Jungels ha conquistato la Liegi-Bastogne-Liegi, quarta Monumento della stagione, 258 km con partenza da Liegi e arrivo ad Ans, con 11 cotes presenti nel percorso. Per il campione del Lussemburgo della Quick Step Floors, una tappa al Giro d'Italia e miglior giovane nel 2016 e 2017 della Corsa Rosa, si tratta della prima affermazione in una Classica. Seconda piazza per Woods, terza per Bardet. Pozzovivo quinto, seguito da Gasparotto e Formolo gli italiani nella Top 10, con Nibali in difficoltà e in ritardo al traguardo a causa del grande caldo. Si è corso in memoria di Michele Scarponi, che proprio il 22 aprile di un anno fa perse la vita in un terribile incidente. La 104^ edizione della Doyenne ha visto una prima parte di percorso piuttosto semplice, con due sole Cote (Bonnerue e Saint Roche) nei primi 148 km. Poi poi tre salite ravvicinate con Cote de Pont, Cote de Bellevaux (5.2%) e Cote de la Ferme Libert (12%), al km 222 la Redoute (2 km con il 9% di pendenza media) e le ultime due salite finali con la Cote de Saint Nicolas (1.2 km all’8.6%) e la salita di Ans, che hanno decretato la vittoria di Jungels. Con le Liegi si chiude la stagione delle Classiche del Nord, oltre che al Trittico delle Ardenne. Ora testa al Giro d'Italia numero 101, al via il prossimo 5 maggio da Gerusalemme. 

La cronaca della gara

La fuga di giornata va in scena dopo appena 9 km. Vi prendono parte otto corridori: Loïc Vliegen (BMC), Anthony Perez (Cofidis), Mark Christian e Casper Pedersen (Aqua Blue Sport), Florian Vachon (Fortuneo-Samsic), Jérôme Baugnies (Wanty-Groupe Gobert), Paul Ourselin (Direct Énergie), Mathias Van Gompel (Sport Vlaanderen-Baloise) e Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic). Dopo una quarantina di km i fuggitivi toccano il massimo vantaggio (6') poco prima della cote che apre le ostilità, l'inedita Côte de Bonnerue (2.4 km, 5.8%). Nel gruppo, a tirare ci pensano UAE Team Emirates, Quick-Step Floors e naturalmente la Movistar di Alejandro Valverde, osservato speciale numero 1, con il gap che scende sotto i 4' quando mancano 100 km al traguardo. La fuga perde i pezzi e a 70 km dall'arrivo restano in cinque: Vliegen, Perez, Christian, Baugnies e Ourselin, con un vantaggio di poco superiore ai 3' sui 'big', che soffrono l'alta andatura e soprattutto il gran caldo. Perde contatto Vliegen, con il gruppo che sul mitico Cote de la Redoute dimezza il distacco dalla fuga (2'), a 36 km dall'arrivo, anche se nessuno dei favoriti tenta l'attacco. Baugnies è l'ultimo dei battistrada della prima ora ad essere riassorbito dal gruppo ai -22, prima dei fuochi d'artificio dei 'big'. Scattano nell'ordine Gilbert, Henao, Tim Wellens, Julian Alaphilippe e Alejandro Valverde, ma è l'azione di Bob Jungels la più efficace sulla Roche-aux-Faucons. Il lussemburghese della Quick Step accumula fino a 35'' di vantaggio a una decima di km dall'arrivo, con Gasparotto, Pozzovivo e Formolo che si lanciano all'inseguimento senza Vincenzo Nibali, staccato e apparso in difficoltà a tenere il ritmo dei migliori. Jungels prende il largo e comincia la Cote de Saint Nicolas con una cinquantina di secondi di margine sugli inseguitori, ma sulla collina 'degli italiani' vede dimezzato il proprio vantaggio (20'' a 5 km dall'arrivo). Vanendert è il primo a lanciarsi all'inseguimento solitario, seguito da Alaphilippe e Formolo, ma è troppo tardi: Jungels mantiene un margine di sicurezza e va a vincere la prima Liegi della carriera.

L'ordine d'arrivo della Liegi-Bastogne-Liegi 

1) Bob Jungels (LUX)

2) Michael Woods (CAN)

3) Romain Bardet (FRA)

L'albo d'oro della Liegi

Jungels succede nell'albo d'oro ad Alejandro Valverde, che si era imposto nel 2017 davanti a Martin e Kwiatkwoski. Per il gran numero di successi di corridori italiani la cote Saint Nicolas, a 7 km dal traguardo, viene definita "La Salita degli Italiani" anche in virtù del fatto che la zona di Liegi e dintorni è una caratterizzata dalla forte presenza di immigrati provenienti dal nostro Paese. Le 104 edizioni della "Classica delle Ardenne" disputate dal 1892 ad oggi hanno visto la vittoria di 78 corridori appartenenti a 14 diverse nazionalità. Guida la speciale classifica il Belgio con 59, poi troviamo l'Italia a 12,la Svizzera con 6, Francia 5, Spagna e Olanda 4, Irlanda, Lussemburgo e Kazakistan 3, Germania 3, Danimarca, Russia, Australia e Stati Uniti 1. Tra i plurivincitori della Liegi-Bastogne-Liegi spicca con 5 vittorie Eddy Merckx (BEL), con 4 Moreno Argentin (ITA) e Alejandro Valverde (ESP), con 3 Alfons Schepers (BEL) e Léon Houa (BEL) e con 2 Aleksandr Vinokurov (KAZ), Bernard Hinault (FRA), Ferdi Kubler (SUI), Fred De Bruyne (BEL), Joseph Bruyère (BEL), Louis Mottiat (BEL), Michele Bartoli (ITA), Paolo Bettini (ITA), Prosper Depredomme (BEL), René Vermandel (BEL), Richard Depoorter (BEL), Sean Kelly (IRL), Stan Ockers (BEL). L'ultimo italiano a trionfare alla Liegi è stato Danilo Di Luca nel 2007, mentre l'ultimo azzurro sul podio è stato Vincenzo Nibali, secondo nel 2012.