Giro d'Italia 2018, il ritorno della "crisi": è tornato il ciclismo di una volta

Ciclismo

Francesco Pierantozzi

La vittoria di Froome, la crisi di Yates, il crollo di Pinot e Lopez: nel Giro d'Italia 2018 è tornata la fatica, è tornato il ciclismo di una volta

FROOME VINCE IL GIRO - LE PAROLE DI FROOME

È tornato il ciclismo di…una volta. Quello delle imprese eroiche, vedi Froome a Bardonecchia, con più di 80 chilometri di fuga su e giù per le montagne, e quello delle grandi crisi, scomparse da tempo. La “cotta”, con corridori che faticano anche all’idea di pedalare, che sembrano pietrificati nel loro sforzo, dalle facce smunte e dalle gambe vuote. Simon Yates in due giorni è passato dalla maglia rosa a più di un’ora e un quarto da Froome, Pinot è crollato alla penultima tappa, lasciando il podio a Lopez, e lasciando soprattutto quarantacinque  minuti sul terreno, accompagnato e spinto dai compagni di squadra, di fianco ai velocisti del cosiddetto “gruppetto”, perfetti nel controllare i distacchi per non finire fuori tempo massimo e non mandare il fisico fuori giri. Pinot vomita al traguardo, stravolto, distrutto nel fisico e nel morale. La crisi è di nuovo protagonista, batte il ciclismo tecnologico, pieno di watt, computerini, auricolari e molto altro. E batte forse il vero grande nemico, il doping!

Simon Yates durante una fase del Giro d'Italia 2018

La visibile stanchezza sul volto di Pinot

Pinot e i compagni di squadra durante una salita

Un'altra fase di gara di Pinot