Davanti al tribunale antidoping dell’Uci, la Wada riconosce che il britannico non deve essere punito per il valore doppio di salbutamolo nelle urine. Froome può correre il Tour de France
Chris Froome del Team Sky è stato assolto dal tribunale antidoping dell'Uci, la federazione mondiale di ciclismo. Il britannico non ha commesso alcuna violazione delle norme antidoping. Dopo quasi dieci mesi di battaglia legale sono decadute le accuse per il caso salbutamolo. A seguito del "risultato analitico avverso” del 7 settembre 2017 alla Vuelta, quando nelle sue urine venne trovato un valore di 2000 nanogrammi/millilitro, doppio rispetto alla soglia consentita dal Codice mondiale antidoping, è stata la Wada (agenzia mondiale antidoping) a riconoscere che sulla base delle perizie scientifiche e del contraddittorio Froome non deve essere sanzionato. Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia a questo punto può correre il Tour de France. Nella giornata di domani è prevista l'udienza davanti alla Camera arbitrale dello sport francese.
Il britannico ha espresso il proprio pensiero sulla conclusione della vicenda: "Mi sento sollevato, perché è stata messa finalmente la parola fine a questa vicenda che mi ha stressato per nove mesi. Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto e che hanno creduto in me in questo periodo".