Vuelta: vince Valverde, Kwiatkowski maglia rossa. Nibali si stacca a inizio salita

Ciclismo

Lo spagnolo torna al successo dopo tre anni alla Vuelta e batte in volata sull’arrivo in salita del Caminito del Rey Michal Kwiatkowski, che si prende la testa della classifica. Nibali perde contatto dai migliori a 8 km dal traguardo (4 minuti di ritardo all'arrivo)

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Seconda tappa ed è già primo arrivo in salita alla Vuelta (quattro gran premi della montagna lungo il percorso da Marbella al Caminito del Rey), sfruttato alla perfezione da Valverde che ritrova brillantezza sulle strade di Spagna a tre anni dall’ultimo trionfo nella corsa di casa sua e fa cifra tonda: decima vittoria personale alla Vuelta, 120° sigillo in carriera da professionista. Una volata partita a 600 metri dall’arrivo, superando a velocità doppia Enric Mas (partito troppo presto e provando a sfruttare l’effetto sorpresa) e bruciando per mezza bicicletta Michal Kwiatkowski. Il polacco del team Sky però può consolarsi con la conquista della maglia rossa, mantenendo intatti i 14 secondi di vantaggio su Valverde – adesso secondo nella classifica generale. Un arrivo in cui ha fatto la differenza il ritmo imposto dal gruppo dei migliori che, dopo aver ripreso la fuga a meno di 15 km dall’arrivo, si è lanciato sulle rampe finali ad altissima velocità, rendendo un muro una salita che non presentava grandi pendenze. A farne le spese sono stati però in tanti, a partire da Vincenzo Nibali, che perde le ruote dei primi a 8 km dal traguardo (4 minuti di ritardo sul traguardo, grazie al lavoro del suo compagno di squadra Pellizzotti), ben consapevole del fatto che a causa delle sue condizioni fisiche non avrebbe avuto ambizioni di classifica. Tra le vittime illustri del primo arrivo in salita c'è anche Richie Porte, crollato nel finale e che paga ben sei minuti di ritardo in cima. Buone notizie invece dagli azzurri Fabio Aru e Davide Formolo, sempre con i primi della classe sull'ultima asperità e staccati soltanto dalla volata finale di otto secondi. Nella generale invece Fabio Felline della Trek-Segafredo è il primo degli italiani: sale al sesto posto, a 30 secondi dalla maglia rossa.