Lo statunitense conquista la seconda tappa in questa Vuelta, in cima a La Covatilla al termine di una lunga fuga. Molard non tiene il passo dei migliori: Yates si prende la testa della classifica generale con un secondo di vantaggio su Valverde
In una Vuelta ricca di colpi di scena, il primo tappone di montagna non ha di certo lesinato emozioni. Il più commosso sul traguardo è certamente Benjamin King, super protagonista in questi primi 10 giorni e al suo secondo successo nel giro di una settimana nella corsa a tappe spagnola. Lo statunitense, un corridore di certo non abituato a vincere così spesso (soltanto la 5^ vittoria in carriera per lui), ha staccato i compagni di fuga, involandosi lungo l’ultima ascesa di oltre dieci chilometri in solitaria; tallonato da Bauke Mollema. L’olandese a quattro chilometri dall’arrivo aveva ridotto lo svantaggio a soli 20 secondi, mettendo nel mirino un King esausto. La gamba però lo ha tradito sul più bello, non permettendogli di chiudere il gap rimasto e costringendo Mollema ad accontentarsi della seconda piazza. Più indietro invece si combatteva per il primato in classifica generale, con Rudy Molard costretto a lasciare spazio ai migliori sull’ultima salita; ostacolo troppo complicato da affrontare per un corridore con le sue caratteristiche. Nella battaglia per la successione sul trono di Spagna ad avere la meglio è Simon Yates, che approfitta dello strappo di Nairo Quintana a due chilometri dal traguardo e conquista il margine strettamente necessario per prendersi la maglia rossa. In classifica adesso la distanza tra il britannico e Alejandro Valverde è soltanto di un secondo. Fabio Aru invece ne perde 40 dal gruppetto Quintana lungo le ultime rampe dell’ascesa (30 i secondi di ritardo dalla maglia rossa), mentre Kwiatkowski arriva con un ritardo di oltre due minuti dai migliori e scivola indietro nella generale.
La presentazione della tappa
La nona tappa della Vuelta promette spettacolo: la Talavera de la Reina-La Covatilla di 200,8 km regalerà scintille e aspri duelli tra coloro che ambiscono alla Roja. La prima frazione di montagna con un arrivo in salita degno di questo nome, infatti, costringerà i big della classifica generale a giocare a carte scoperte. Si arriva all'Alto de La Covatilla, GPM fuori categoria, a 1.965 metri di altitudine dopo quasi 10 km di salita con una pendenza media del 7,1%. Prima del traguardo, sono tre i Gran Premi della Montagna da scalare. Si comincia con il Puerto del Pico (1ª categoria), al chilometro 52, con il suo strappo finale con punte al 10%. Seguono l'Alto de Gredos (3ª) e l'Alto de la Peña Negra (2ª), dove si sfiorano i 2000 metri di altitudine. Alla fine della discesa, il gruppo affronterà un percorso di saliscendi che potrebbe permettere ad eventuali fuggitivi di mantenere un certo margine in vista dell'ultima scalata a La Covatilla, dove punte che superano il 10% di pendenza sembrano fatte apposta per tutti quegli scalatori che puntano alla Maglia Rossa. Lunedì è in programma il primo dei due giorni di riposo previsti.