L'ex ciclista italiano ha perso la vita nel disastro aereo avvenuto a Giacarta, dove un boeing 737 della compagnia Lion Air si è inabissato tredici minuti dopo il decollo. Manfredi ha vestito per due anni la maglia della Bardiani-CSF, prima di ritirarsi nel 2016
Il decollo, i primi problemi tecnici, la richiesta di tornare alla base e poi il silenzio. Si è consumato in tredici minuti il disastro aereo avvenuto in Indonesia, dove un Boeing 737 della Lion Air si è inabissato in un’area a ovest di Java dopo essere decollato da Giacarta. Le vittime accertate sono 189, di cui 182 passeggeri e sette membri dell’equipaggio, i cui nomi sono stati resi noti dal sito web indonesiano Kumparan. Nella lista anche un cittadino italiano, Andrea Manfredi, ex ciclista professionista la cui morte è stata confermata anche dalla Farnesina. Ventisei anni di Massa, il corridore italiano si era ritirato dall’attività agonistica dopo aver avviato la Sportek, azienda operante nel settore degli accessori per il ciclismo. Nella sua carriera, Manfredi ha conquistato un brillante terzo posto nel Giro della Valle d'Aosta Under 23, importante corsa a tappe della categoria a livello internazionale, vestendo anche tra i pro’ la maglia della Bardiani-CSF per due stagioni.
La sua carriera
Una carriera, quella di Manfredi, cominciata con il gruppo sportivo Edilizia Dell’Amico, società massese con cui riesce a centrare ben undici vittorie. Un bottino che gli permette di passare prima alla Vecchiano Berti, dove ottiene dieci successi, e poi all’Ambra Cavallini Vangi Calenzano, con tre acuti nella categoria juniores. Nel 2010 vive il suo anno di grazia con il titolo toscano, la maglia azzurra in Lussemburgo ed al mondiale di Offida, oltre ad altri 8 centri e 16 piazzamenti nella top 5. Nel 2011 il salto nei dilettanti, con il team fiorentino Hopplà Truck Italia Valdarno, con cui nel primo anno non riesce ad emergere. Nel secondo ottiene la vittoria di tappa al Giro della Valle d’Aosta e il terzo posto nella generale, che gli permette di spiccare il volo verso i professionisti. Ad accoglierlo è la Bardiani-CSF nel 2015, due stagioni senza successi e poi la decisione di chiudere la propria carriera, fondando la Sportek, società operante nel settore degli accessori per il ciclismo. Due anni dopo il triste epilogo, uno schianto aereo che spezza definitivamente la vita di Andrea Manfredi, fatta si sogni e di speranze che, purtroppo, non si avvereranno mai.