Carl Grove, vincitore di due titoli ai Campionati Masters 2018 di Breinigsville, è stato trovato positivo all'epitrenbolone, uno steroide anabolizzante. "Carne contaminata", la tesi difensiva accettata dall'agenzia antidoping americana
Dopato a 90 anni. E' successo a Carl Grove, un ciclista statunitense che è risultato positivo a un controllo durante il Campionato Nazionale Masters di ciclismo su pista disputato lo scorso 11 luglio a Breinigsville (Pennsylvania). Grove, che aveva vinto la medaglia d'oro (con tanto di record del mondo) nella categoria 90-94 anni sia nell'inseguimento individuale che nella prova contro il tempo, in quanto anche unico concorrente in pista, è stato oggetto di ammenda da parte della USADA, l'agenzia antidoping americana. In un campione di urina dell'11 luglio, a Grove è stato trovato uno steroide anabolizzante, l'epitrenbolone, sostanza spesso utilizzata nel culturismo per favorire l'aumento muscolare e l'appetito. L'attempato ciclista si è difeso sostenendo di aver mangiato della carne contaminata: una tesi già sostenuta, ad esempio, da Alberto Contador dopo essere stato trovato positivo al Tour 2010 al clenbuterolo. Il ciclista di Bristol (Indiana), aveva in effetti passato un test appena 24 ore prima, dopo essersi imposto nella prova a cronometro. Per questo motivo, l'USADA ha deciso di privare del titolo conquistato da Grove nell'inseguimento, lasciandogli però quello nella prova contro il tempo, il tutto nonostante sia stata riscontrata un'altra sostanza proibita in un integratore utilizzato in quei giorni dal ciclista americano, il clomiphene.