L'olandese Van der Poel conquista la 54^ edizione dell'Amstel Gold Race, la prima classica del trittico delle Ardenne. Secondo l'australiano Clarke, terzo il danese Fuglsang, quarto il francese Alaphilippe. De Marchi, settimo, migliore degli italiani. Decima posizione per Trentin
Mathieu Van der Poel ha vinto, al culmine di uno sprint ristretto a pochi corridori, la 54^ edizione dell'Amstel Gold Race, disputata sui 258 chilometri che collegano Maastricht a Valkenburg. L'olandese della Corendon-Circus ha così riportato l'Olanda sul gradino più alto della corsa di casa, che ha aperto il trittico delle Ardenne, dopo 18 anni. L'ultimo suo connazionale che aveva trionfato nella 'Corsa della birra' era stato Erik Dekker, nel 2001. Sul podio anche l'australiano Clarke e il danese Fuglsang. De Marchi, settimo, è stato il migliore degli italiani.
Lutsenko sbaglia una curva e cade. Poi riparte, ma l'Astana è costretta ad aspettare il suo capitano
Sulla ruota di Van der Poel si è portato soltanto Gorka Izagirre dell'Astana
Dal gruppo prova l'allungo van der Poel a 44 chilometri dall'arrivo
-44 chilometri all'arrivo: 1'14" il vantaggio dei fuggitivi
Continua a scendere il vantaggio del gruppo dei fuggitivi
Il gruppetto di testa continua a perdere nei confronti del gruppo, 2’05” rimasti con 57 km da percorrere
Il vantaggio degli uomini di testa, rimasti in nove dopo che Thomas Sprengers ha perso contatto, è sceso a 3’15”
85 chilometri al traguardo: i 10 fuggitivi hanno un vantaggio 4'45" sul gruppo
Crampi per Paolo Simion: l'italiano non riesce a tenere il ritmo dei compagni di fuga
11 ciclisti in fuga: si tratta di Grega Bole (Bahrain-Merida), Julien Bernard (Trek-Segafredo), Marcel Meisen (Corendon-Circus), Thomas Sprengers, Aaron Verwilst (Sport Vlaanderen Baloise), Michael Schär (CCC), Nick van der Lijke (Roompot-Charles), Paolo Simion (Bardiani-CSF), Tom Van Asbroeck (Israel Cycling Academy), Marco Minnaard e Jerome Baugnies (Wanty-Gobert). Il loro vantaggio sul gruppo è di 5'30"
I favoriti
E Gasparotto non può che essere uno dei favoriti, ottimo (terzo) anche l'anno scorso dietro a Michael Valgren e Roman Kreuziger. Ma il friulano dovrà fare i conti con Gilbert e il francese Julian Alaphilippe, reduce dal trionfo alla Milano-Sanremo, oltre al solito Peter Sagan (l'Amstel manca alla sua "collezione") e ai quotatissimi Mathieu Van der Poel, Michael Matthews, Alejandro Valverde e Michael Kwiatkowski. L'Italia (23 gli azzurri al via) farà il tifo anche per Sonny Colbrelli - 3° nel 2016 - e naturalmente per Alberto Bettiol, che proverà a bissare la strepitosa vittoria al Giro delle Fiandre di due settimane fa.
Storia e albo d'oro
L'Amstel - che prende il nome dal marchio della birra - fu istituita nel 1966 e in più di mezzo secolo di storia ci sono passati - e hanno vinto - alcuni dei più grandi, da Eddy Merckx a Bernard Hinault, fino a Erik Zabel e Philippe Gilbert, che qui ha trionfato in 4 occasioni, a un passo dalle 5 affermazioni del padrone di casa olandese Jan Raas, dominatore a cavallo tra i '70 e gli '80. L'Italia vanta 7 sigilli: il primo di Stefano Zanini nel 1996; quindi Michele Bartoli (2002), Davide Rebellin (2004), Danilo di Luca (2005), Damiano Cunego (2008) e la doppietta di Enrico Gasparotto (2012 e 2016).
Il percorso
La grande novità di questa edizione - la 54esima - è la partenza, trasferita dopo un ventennio dalla piazza del Mercato di Maastricht a una ben più spaziosa della città del Trattato. Per il resto, non cambia il numero dei chilometri complessivi (258) e delle côtes (35), in linea con la rivoluzione tracciata nel 2017, con il passaggio fondamentale sul Cauberg ai -18 dal traguardo e non all'epilogo della gara. Cauberg (900 metri al 7,5%) che verrà affrontato tre volte prima dello scollinamento sui temuti Geulhemmerberg e Bemelerberg ai 7 dall'arrivo di Valkenburg aan de Geul, previsto intorno alle 17.00.