Sul traguardo di Compiano il 26enne della Bora-Hansgrohe ha trionfato a braccia alzate al termine di un'azione da lontano. Secondo Sonny Colbrelli, terzo Bettiol. Per Formolo è il primo Tricolore in carriera: nell'albo d'oro succede a Elia Viviani
Davide Formolo è il nuovo campione italiano di ciclismo su strada. Il corridore della Bora Hansgrohe ha vinto a Compiano, in provincia di Parma, davanti a Sonny Colbrelli e Alberto Bettiol dopo 226 chilometri di battaglia e oltre 5 ore e mezza di gara. Più forte in pianura, più forte in discesa e, soprattutto, più forte di tutti in salita: il 26enne veronese ha fatto il vuoto sull'ascesa di Strela, nel circuito finale di 12,4 chilometri, quando mancavano 37 chilometri al traguardo. Ha continuato a spingere, incrementando il vantaggio sino a 30 secondi sugli immediati inseguitori. Un gruppo piuttosto folto, di cui facevano parte tra gli altri Fabio Aru, Domenico Pozzovivo, Giovanni Visconti e Alessandro De Marchi. Dietro si sono continuati a guardare, nessuno è riuscito a prendere l’iniziativa giusta per tornare sulle ruote del veronese. "Ero già arrivato due volte secondo e ho temuto di essere ripreso. Oggi però era il mio giorno", ha commentato Formolo. Alle sue spalle Colbrelli, che ha vinto la volata dei secondi davanti a Bettiol. Il corridore della Bora indosserà la maglia Tricolore per i prossimi 12 mesi. Nell’albo d’oro succede a Elia Viviani.
Nibali fuori condizione, bene Aru
Niente da fare per Vincenzo Nibali, che puntava al terzo Tricolore dopo i successi del 2014 e 2015. Il siciliano, senza gare dall’ultimo Giro d’Italia, non è mai stato con i più forti. Bene Fabio Aru, uno dei più attivi. Il sardo, appena rientrato dopo tre mesi di assenza per l’intervento all’arteria iliaca della gamba sinistra, ha confermato le buone sensazioni del Giro di Svizzera: il corridore della UAE Emirates, che nei giorni scorsi ha ufficializzato la sua partecipazione al Tour de France, ha chiuso 11°.