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Meno male che esistono i rulli. Eh sì, meno male…

Ciclismo

Giovanni Bruno

Il rullo, ormai è entrato di diritto nel frasario consueto della quarantena dello sportivo e non. Semplice per il professionista, il rullo non è altro che quel fondamentale e infernale marchingegno che viene utilizzato nel riscaldamento di un atleta prima del via di una crono… La gamba deve essere calda e allora si va di rullo

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Rullo story

Poi è stato visto anche nel dopo gara, cominciò oltre 10 anni fa il team Sky a farsi inquadrare dopo le gare, tutti insieme a pedalare come defaticamento. Da lì, poi tutte le squadre - compreso i campioni o soprattutto loro - almeno una mezzora di gambe che frullano leggere sui rulli e i massaggi, un tempo indispensabili. Il ciclismo, lo abbiamo sempre detto, è cambiato radicalmente con l’ingresso di nuove teorie di allenamento, di tattiche, di nutrizione, di meticolosità tecnologica, di abbigliamento e di tanto altro. Finita un’epoca eccone un’altra che ha portato la bici ad essere un vero oggetto di culto anche e soprattutto per “ l’amatore”, l’ex girovago della domenica, ora sempre più elemento protagonista di una buona fatica quasi quotidiana. La bici non solo come mezzo ma come massima espressione di modernità e metodo di vita… sana. Una vera Bike economy è ora una vera risoluzione della propria cadenza del benessere. Inverno visto come preparazione e obiettivo della primavera-estate. Autunno dove i frutti che si raccolgono con finale di preparazione stagionale. Una vera industria si muove con il nuovo ciclista modello. Palestra con allenamento preciso, basato sui rulli e un programma definito come uno scadenzario, uscite moderate per poi aumentare il carico in base al proprio fisico e ai propri obiettivi. E i rulli? Certo i rulli…

Dal rullo casalingo a quello da palestra

Prima erano comprati dai più per soddisfare esigenze contro freddo e pioggia: fa troppo freddo o piove, mannaggia non posso uscire... ecco salgo sui rulli e mi muovo, faccio muovere le gambe e faccio anche una bella sudata. Poi con la preparazione, come descritta più dettagliata e maniacale, al rullo casalingo viene sostituito quello da palestra con preparatore quasi incorporato. Schede, test, watt, cardiofrequenzimetro, rpm, zona 1, 2 e 3. Sono discorsi correnti da bar o da ufficio. ‘Quanti watt hai fatto? A che cadenza? Zona 2?’. Il nostro vicino ci prende per marziani o scemi ma è così… Un po' tipo quando, ai tempi delle notti di Luna Rossa, di vela, sempre al bar o in ufficio si parlava di kevlar e bompresso. Ora è un po' diverso, realmente ti informi visto che ci pedali sopra e il tuo rendimento si vede se ti attieni alle giuste indicazioni. O almeno… si spera. Il bello arriva adesso.

Il rullo da quarantena

Giustamente non puoi uscire in bici, anche se hai cercato in tutti i modi di interpretare le ordinanze del governo e della regione, poi sei stato costretto a cedere (meno male) e ti sei orientato verso quel frullare casalingo. Che fai oggi? Hai rullato? Quanto hai fatto? Ecco una telefonata tipo che poi diventa…. Ma hai un gruppo virtuale? Fai le tappe del giro o la corsa di un giorno. Ma che succede? Ebbene sì! Il rullare è diventato di una invadenza devastante tanto da cercare sfoghi da piattaforma. Appuntamento ora 11 per il finale della Sanremo? No, non posso… sono al Giro delle Fiandre, mi hanno ammesso. Oltre al rullo quindi bisogna avere uno schermo o una tv da collegare per rifare con altri, anche professionisti una tappa o un percorso.

Fatica e sudore reale

Certo, direte voi, lo stanno facendo tutti: GP di moto e macchine virtuale, il campionato di calcio pure. C’è una differenza enorme, non è uno sport da ricostruire sul divano, finto e divertente. Il rullo ti fa faticare come non mai. Si pedale a medie di 200 watt tipo superatleta, non maghi del pollice o del Joystick ma pedalatori convinti da salita o lunghe drenata da pianura con sguardo fisso tra computerino con i numeri e la parete davanti. Fatica e sudore reale. Gambe che lavorano tutti i giorni… in casa, stando fermi, sul posto, sudando come bestie da soma e frullando come se stessimo dando energia al palazzo. Si apre la finestra, si sta in balcone o in garage o meglio in terrazzo. Ecco il nuovo modo di essere atleticamente operativo. Rullino i tamburi, si frulla sui rulli.