
Giro d'Italia 2020, la cerimonia d'apertura al Tempio di Segesta. FOTO
La 103^ edizione del Giro - al via sabato dalla Sicilia con la crono di Monreale - è stata lanciata nello splendido scenario del Parco Archeologico di Segesta, con il suo Tempio a fare da sfondo alla presentazione di squadre e corridori. Nibali: "Sono pronto, sarà molto emozionante partire dalla mia terra"
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Tutto pronto per l'edizione numero 103 del Giro d'Italia, che partirà sabato dalla Sicilia con la cronometro di Monreale e si chiuderà a Milano il 25 ottobre. Presentate squadre e corridori nella suggestiva cornice del Tempio greco di Segesta, in provincia di Trapani.
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“Dopo la Tirreno-Adriatico - ha dichiarato Nibali - ho sentito la condizione crescere giorno dopo giorno, già ai Mondiali mi sentivo molto meglio e adesso sono pronto per il Giro. È molto emozionante poter correre su queste strade, in Sicilia. Non voglio fare pronostici, sicuramente cercherò di fare del mio meglio fino a Milano".
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Quindi una battuta dello Squalo sui suoi favoriti: "Al via ci sono tanti corridori forti. Thomas ha dalla sua il vantaggio delle prove a cronometro ma anche Fuglsang, Yates e Kruijswijk sono tra i principali contendenti. La tappa dei Laghi di Cancano potrebbe risultare decisiva per le sorti della classifica generale".
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Per lo slovacco Peter Sagan, tre volte campione del mondo, sarà il debutto assoluto al Giro: "Sono uscito abbastanza bene dal Tour de France - ha spiegato il fuoriclaase della Bora - ma non ho mai fatto due grandi giri in così poco tempo. Già a inizio anno la Corsa Rosa era il mio grande obiettivo per questa stagione, abbiamo quindi deciso di andare avanti con questo programma anche dopo la pubblicazione del nuovo calendario".
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Elia Viviani (Cofidis): “Per ogni corridore italiano il Giro d'Italia è la corsa dei sogni. Dopo aver colto il mio primo successo nell'edizione 2015 e le quattro vittorie di tappa arricchite dalla Maglia Ciclamino nel 2018, torno al Giro per provare a ripetermi. Voglio cercare di portare a casa qualche bel risultato per me e per la mia squadra.”