Dopo una lunga malattia si è spento a 64 anni l'ex ciclista professionista, fratello maggiore di Mario e papà di Edoardo. Alle Olimpiadi 1976 ha stabilito l'allora record del mondo nell'inseguimento a squadre con Beppe Saronni, Rino De Candido e Sandro Callari
Il mondo del ciclismo piange Cesare Cipollini, fratello maggiore dell'ex velocista Mario e papà di Edoardo, che qualche giorno fa ha dominato il Giro del Veneto juniores. Nato in Francia il 16 dicembre 1958, anche lui ex ciclista professionista dal 1978 al 1990, Cesare era stato sottoposto a febbraio 2019 a un trapianto di cuore. Tra i dilettanti ha vinto corse di assoluto prestigio come la Firenze-Viareggio e il Giro delle Tre Province nel 1977. Da professionista ha conquistato il Giro dell'Emilia 1983, ma tra i suoi risultati più importanti c'è anche l'allora record del mondo (4'24''000) nell'inseguimento a squadre ai Giochi Olimpici di Montreal 1976, quando fu convocato in nazionale nonostante fosse solo uno juniores nel quartetto con Sandro Callari, Rino De Candido e Beppe Saronni.
Il ricordo del fratello Mario: "Era il mio supereroe"
Commosso il ricordo sui social del fratello Mario che ha pubblicato una fotografia che ritrae Cesare con Beppe Saronni: "Mio fratello Cesare se ne andato. La mia mente fugge a ricercare i momenti belli. Questa foto ha un significato immenso per me, era appesa in una "sala" ornata di coppe e di trofei. La foto in questione ritrae Cesare a fianco di Giuseppe Saronni. Questa foto mi riporta al mio intimo, quando da piccolo (9 anni di differenza) mi sentivo così orgoglioso di avere un fratello Campione! La mia è stata un’infanzia da fan nei suoi confronti, dei viaggi per seguirlo nelle gare, ad osservarlo in ogni momento. Ho ancora i ricordi di quando preparava la sua bici o quando preparava la valigia per andare al Giro d'Italia. E lo vedevo come un supereroe. Fai buon viaggio Cesare, riposa in pace".