Tanto della nostra stagione fantacalcistica dipende dalla scelta dell’attaccante ‘Top’. Dobbiamo decidere la spesa e ipotizzare il rendimento costruendo intorno a lui una squadra capace di arrivare in alto. Le prime due giornate ci hanno dato un bel po’ di indizi. Se siete tra quelli che vogliono la punta costosa, ecco i 5 profili che abbiamo scelto per voi
‘Con i soldi di uno posso comprarne tre che mi garantiscano gli stessi gol, magari qualcuno in più, e la mia giornata non dipende solo da un elemento’. Quante volte abbiamo fatto questo ragionamento? Troppe. Un anno scegliamo la punta che costa uno sproposito e l’anno dopo invece optiamo per un attacco bilanciato con almeno due giocatori che garantiscano 10/12 gol a testa magari risparmiando anche qualcosa. Poi cambiamo strategia e poi la cambiamo di nuovo. Insomma avete capito: il capitolo attaccanti è delicato e ci si gioca tantissimo. Oggi non parliamo di sorprese, potenziali crack a basso costo ma di quelli che, nelle varie aste, andranno via a prezzo altissimo. In una lega da 10/12 giocatori non tutti possono prendere l’attaccante da 20 gol. Farlo però costa parecchio e nessuno ci dà garanzie di riuscita. Ecco quindi i 5 top attaccanti, in ordine sparso, da prendere all’asta
Romelu Lukaku
Nelle ultime due stagioni passate al Manchester United, il gigante belga ha messo a referto quel che ci si ‘aspettava’. Sono state infatti 28 le reti segnate da Lukaku nelle 66 gare giocate. Il valore globale degli ‘expected goals’ era di 28,5. Tutto in linea quindi. Due gol in due partite da quando è arrivato all’Inter. Lukaku fa parte di quegli attaccanti pronti ad essere schierati per 32/35 partite. Dovendo investire un ‘botto’ di soldi, meglio scegliere tra quelli che non sono in ballottaggio o che possono riposare nelle gare semplici. La vita dell’allenatore e del fantallenatore è spesso differente. Impegno casalingo contro la peggior difesa del campionato? Il fantallenatore ha già l’acquolina in bocca, il mister ‘vero’ pensa ‘lo faccio riposare’ e poi, puntualmente, lo fa riposare e rimaniamo fregati. Il post Icardi dimostra (e ha dimostrato) di essere in linea con le aspettative. Più l’Inter lo metterà in condizione di prendersi conclusioni da dentro l’area più Lukaku scalerà la classifica marcatori. E’ quasi garantito!
Cristiano Ronaldo
Nel suo primo anno in Italia si è ‘limitato’ a 21 gol in campionato. Era dalla stagione 2008-2009, l’ultima con la maglia del Manchester United, che CR7 non segnava così poco. C’anche da dire che nelle ultime due annate al Real, il portoghese è sempre stato sotto quota 30 ma in quel caso anche le gare giocatore non sono mai arrivate a 30. Lui è uno che non dà nulla per scontato, è uno che il gol lo vuole e se lo vuole prendere. In più è uno studioso nel senso che, con un anno di esperienza alle spalle, ha potuto capire come gira da noi. Difficile trovarsi in campo aperto 1 vs 1, difficile che non arrivino raddoppi (quando va bene). Paradossalmente, la cifra spesa nella scorsa stagione al fantacalcio, dovrebbe essere inferiore a quella di quest’annata. Un gol annullato col VAR e uno invece messo a referto. La voglia di prendersi il trono della Serie A è sempre uno dei tanti obiettivi del fenomeno di Funchal. Sarri potrebbe anche risparmiarlo in qualche partita ma probabilmente la sua gestione sarà più sul riposo ‘in game’ ovvero più sostituzioni in gare dal punteggio tranquillo. Quei 20 minuti risparmiati possono decisamente contribuire a ricaricarlo senza per forza dovergli far perdere 4 o 5 partite durante la stagione di campioanto
Duvan Zapata
I primi 180 minuti di campionato, da casa Atalanta, ci hanno detto 3 cose. Primo, la squadra di Gasperini non ha modificato quello sviluppo di gioco che esaltava sia gli esterni che uno come Zapata. Secondo, che evidentemente alcune difese non sono ancora riuscite ad arginare la potenza dell’attacco nerazzurro nonostante gli studi effettuati sulle manovre dello scorso anno. Terzo, che Zapata ha subito incominciato a chiarire le cose. Magari non tutti lo ricorderanno ma il colombiano, nella scorsa stagione aveva iniziato a segnare il 4 novembre contro il Bologna dopo essere rimasto a secco per oltre 650 minuti passati sul terreno di gioco. Certo, quest’anno c’è anche un altro ‘discreto’ colombiano ma la sensazione è che presto si arriverà anche a una coesistenza tra Duvan e Muriel. Gomez e Ilicic non potranno garantire 30 gare a testa mentre il duo di attaccanti sì. Peserà la Champions? Indubbiamente sì, soprattutto nella gestione della fatica (viaggi, pochi allenamenti, ritmo sempre alto) ma Zapata ha dimostrato che fisicamente è a posto e che se possibile è pronto a migliorare lo score dello scorso anno
Ciro Immobile
Un altro attaccante inamovibile. Non ci stupiremmo di vederlo titolare in tutte le gare di stagione. La Lazio di Simone Inzaghi sta girano davvero bene e il tecnico biancoceleste tende a cambiare poco gli interpreti. A meno di infortuni, squalifiche e turnover forzato, le facce bene o male saranno sempre quelle. Non lasciatevi spaventare dai 15 gol della scorsa stagione. Immobile è uno di quegli attaccanti che non solo finalizzano ma suggerisce, ricama, raccorda. Anche senza il gol, il voto in pagella è sempre almeno sufficiente e tra i TOP attaccanti non è semplice trovare quello che senza il +3 riesca comunque ad avere 7 in pagella. E’ quello che spesso fa la differenza. In più, come altri sui pari grado, è rigorista. Qualcuno dirà ‘beh li può anche sbagliare’. Vero ma magari saranno molte di più le situazioni nelle quali una gara ‘anonima’ verrà fantacalcisticamente rivitalizzata da un golletto su rigore. Un 6+3 non si rifiuta mai
Edin Dzeko
Se la Roma biancoceleste ha il suo diamante fantacalcistico, lo stesso si può dire della parte giallorossa. Dzeko è sempre uno di quelli dai quali non sai mai cosa aspettarti. 25 gol o 10? Per quel che costa c’è una bella differenza tra l’una e l’altra realtà. Manca ancora un po’ prima di vedere la vera Roma di Fonseca ma l’atteggiamento offensivo c’è. Giropalla, ricerca della profondità, gioco sulle corsie. Va forse registrata la fase difensiva ma al momento nulla porta a pensare che Dzeko possa ‘toppare’ a livello fantacalcio. Il sistema di gioco prevede che i rifornimenti arrivino da tutte le zone del campo e lui, sia coi piedi che con la testa, ci sa fare sul serio. Forse pagherà qualche insufficienza di troppo nelle gare ‘anonime’ ma negli ultimi tempi lo abbiamo visto più dentro al gioco: sponde, assist, passaggi chiave. Nelle ultime 3 stagioni il dato degli ‘expected goals’ è sempre stato sopra quota 15. In più lui è uno che prova spesso la conclusione. Nelle ultime due annate ha preso in media quasi 5 tiri a partita. Non certo pochi per chi dovrebbe essere costantemente marcato.