Massa Casco d'oro in Brasile. E niente sorpassi nel finale..

Formula 1
Dopo la beffa di Interlagos, Felipe Massa non vede l'ora di rifarsi il prossimo anno
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Il brasiliano della Ferrari ha ricevuto il premio della rivista Racing per il secondo anno consecutivo. Ma questa volta non c'erano né Hamilton né Glock a rovinargli la festa, come invece accadde negli ultimi cinquecento metri di Interlagos

Felipe Massa è stato premiato con il ''Casco d'oro'' della rivista Racing a San Paolo per il secondo anno consecutivo. Il pilota della Ferrari, che quest'anno ha sfiorato il titolo iridato in F1, si è detto "orgoglioso di essere brasiliano" e spera di ripagare l'affetto dei tifosi quanto prima. "Mi sono sentito orgoglioso di essere brasiliano- ha detto Massa alla premiazione- La mia intenzione era di mostrare le mie sensazione, la ''torcida'' brasiliana è la migliore del mondo. Durante la gara in Brasile i tifosi mi hanno sostenuto ogni istante, in ogni punto della pista. E' stato emozionante". Massa ha ringraziato sua moglie Rafaela e la famiglia "che è stata fondamentale per insegnarmi il mio modo di essere".

Tra i premiati c'era anche Rubens Barrichello. Il pilota della Honda, ex Ferrari, è in attesa di conoscere il suo futuro in F1. La Honda infatti non lo ha ancora confermato per la prossima stagione. Se non ci saranno volanti disponibili in F1, Barrichello potrebbe anche smettere con le corse. Le prospettive di correre in nella Indy americana non fanno per lui. "Non esistono possibilità che io possa correre in America- ha detto il brasiliano- Ho due possibilita' di restare in F1, la migliore è la Honda. Non esiste un piano B. Il mio desiderio è di continuare a correre in F1. Se non ci saranno possibilità, allora penserò a cosa fare. Ma io sono totalmente concentrato sul mio anno in Formula 1. O resto qui o non corro".

E intanto il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo critica l'introduzione del sistema di recupero di energia cinetica (KERS) in Formula 1 dal prossimo anno. "Credo che sia sbagliato introdurlo - dice in una intervista ad Autosprint - perché i costi per lo sviluppo di questa tecnologia sono molto alti. Il sistema di recupero di energia sulle monoposto di F.1 sarà molto diverso dal sistema applicato alle auto su strada. Con la FOTA (l'organizzazione dei Team di Formula 1 da lui presieduta) stiamo studiando delle proposte importanti per la riduzione del costi. Il motore per tre Gp contribuita' notevolmente in tal senso e poi c'è la riduzione dei test. Il nostro obiettivo è di aiutare i piccoli team e ricercare innovazioni anche per i fornitori di carburante".