Super circuito, Hamilton vara la pista impossibile

Formula 1
Duello tra le McLaren e la Ferrari: sul super circuito ideato da Lewis Hamilton lo spettacolo certamente non mancherebbe
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Il campione del mondo di Formula 1 si è divertito a costruire il suo tracciato ideale con le curve celebri del campionato. Si va dall'Eau Rouge al Mergulho, passando dal Tabaccio e dal Casinò. Lo spettacolo sarebbe garantito. GUARDA IL VIDEO

Curve da affrontare, tornanti prestigiosi, rettilinei da brividi che hanno fatto la storia della Formula 1. Come un esame, l'ultimo da superare, Lewis Hamilton ha voluto creare il suo personalissimo super circuito sul quale, c'è da giurarci, in un'ipotetica gara all'ultimo sorpasso, lo spettacolo sarebbe garantito. Una pista studiata nel dettaglio mettendo insieme parti diverse dei vari circuiti, come fosse un gigantesco puzzle, con annessi suggerimenti tecnici. Partenza a tutto gas e primo tornante, la curva numero 8 della pista di Istanbul, da attaccare in modo aggressivo, con l'acceleratore pigiato e la macchina in traiettoria: cose turche, insomma. Via col secondo tornante, niente scherzi a Magny Cours sulla numero 2 che porta il nome di un circuito celebre del passato (l'Estoril del Portogallo), una S in cui, il nome stesso invita a non sbagliare: qualcuno potrebbe anche pagarla cara.

Dall'Europa si va all'altra parte del mondo, a Suzuka per affrontare la terza curva, la tredicesima della pista nipponica da aggredire con l'acceleratore aperto in uscita, prima del brivido della temutissima Eau Rouge (Spa), bella e pericolosa per l'alta velocità di percorrenza. Per scaricare l'adrenalina, ma non troppo, si va al Tabaccaio di Monaco, niente sosta beninteso, non c'è spazio per errori. Giù dritto, di nuovo a Suzuka, inizio circuito, si arriva a 320 Km/h ma la paura fa 90. Prima del rettilino nuova capatina a Spa, c'è il Pouhon da percorrere senza toccare i cordoli e poi ancora Monaco al Casinò: massima attenzione, nessun azzardo. Tanto per sfruttare a dovere le gomme il Mergulho di Interlagos rappresenta il giusto tornante: curva in discesa e asfalto sconnesso, macchina dritta per sopravvivere.

E' quasi finita, ultimo ostacolo la Copse, una delle curve più difficili del mondiale, velocità sostenuta (300 Km/h) e niente freni, alla fine si può alzare il piede e sperare che tutto sia andato per il meglio.