Button: non dite che ho già vinto il Mondiale, porta male...

Formula 1
Jenson Button e la popstar inglese Geri Halliwell. Come da tradizione Montecarlo è invasa dai vip durante il Gp
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Dopo il trionfo a Montecarlo, il pilota della Brawn Gp si scopre superstizioso. Cinque vittorie, quattro pole position e 51 punti non bastano a tranquillizzare l'inglese: ''Dire che sarò campione porta energia negativa''. GIOCA A FORMULA SKY

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E dopo il trionfo a Montecarlo, ora si scopre anche che Jenson Button è pure superstizioso. Se la prima parte di questo anomalo 2009 per la F1 ha regalato un pilota britannico capace di passare dalla possibile pensione anticipata (alternativa era un anno sabatico) alla leadership Mondiale nel giro di pochi mesi. E con numeri da record: cinque vittorie, quattro pole position, 51 punti (+16 sul secondo che poi è il suo compagno Rubens Barrichello).

E dire che fino alla fine del 2008 la sua scheda parlava di una sola mvittoria ed anche lontana: 6 agosto 2006, vinse il GP d'Ungheria mapprofittando anche del ritiro di Fernando Alonso e delle difficoltà di Michael Schumacher partito dall'undicesimo posto in griglia a causa di una penalizzazione di 2 secondi per un sorpasso in qualifica in regime di bandiere rosse. Un avvio imprevisto, straordinario, sorprendente il suo.

Per il ventinovenne britannico una prima da protagonista alla decima stagione in F1 (l'esordio nel 2000 con la Williams), così eclatante da spingere Ross Brawn a paragoni forse esagerati, se non irriverenti: "Mi ricorda Michael Schumacher". Lui, invece preferisce tenere i piedi per terra, tanto da rispedire ai mittenti domande del tipo "Senti di aver già vinto il titolo?". "Non si può dire questo, sono passate soltanto sei gare- la sua risposta- Così si porta soltanto energia negativa. Mi astengo da fare commenti". "Ho 16 punti di vantaggio e sono messo meglio rispetto agli altri nella corsa alla vittoria- ha continuato- Ma tutto è ancora in gioco. Sto facendo il meglio che posso, che al momento è abbastanza buono. Ma se si smette di chiedermi la stessa cosa per tutto il tempo, posso concentrarmi sulla gara successiva. Per quanto mi riguarda non è cambiato nulla. Ora penso a godermi il momento e alla prossima gara, quella della Turchia".

Nel team, invece, pensano a rinnovargli il contratto che scade a fine anno. Lo ha confermato Nick Fry, direttore esecutivo della Brawn GP. "L'obiettivo mio e del team è che lui resti il più a lungo possibile con noi. Credo che sia un sentimento reciproco, perché credo che anche lui voglia restare con noi. Sono sicuro che lui andrà a parlare con il suo team e che il prezzo salirà. Ma sono altrettanto sicuro che con l'aiuto degli sponsor che attiriamo, potremo permettercelo".