Gp Australia. Nelle libere volano le McLaren, Ferrari dietro

Formula 1
Lewis Hamilton è stato il più veloce nelle prove libere del Gp d'Australia
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A Melbourne la coppia inglese formata da Lewis Hamilton e Jenson Button mette in fila la concorrenza nei collaudi pomeridiani, condizionati dalla pioggia. Schumacher chiude quarto, quinto Petrov. Alonso 15esimo, Massa 17esimo. Attardatissimi i nuovi team

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Le McLaren-Mercedes provano la fuga, le Ferrari inseguono a fari spenti. Le prime due sessioni di prove libere del Gp d'Australia promuovono il team di Woking, che  chiude la giornata con i risultati migliori. La coppia inglese formata da Lewis Hamilton e Jenson Button mette in fila la concorrenza nei  collaudi pomeridiani, condizionati dalla pioggia che detta i ritmi di lavoro sul tracciato di Albert Park. Hamilton ferma il cronometro su  1'25"801 ed è l'unico a scendere sotto il muro di 1'26". Button (1'26"076) chiude davanti alla Red Bull di Mark Webber (1'26"248) e alla Mercedes GP del tedesco Michael Schumacher (1'26"511), che continua il suo personale rodaggio.

Sorprende positivamente il quinto tempo del russo Vitaly Petrov (1'26"732) al volante della Renault. Forse una prestazione casuale o forse no, visto che il suo compagno Robert Kubica si mette in evidenza con il miglior risultato nella sessione mattutina (1'26"927) e non naufraga in quella pomeridiana (11° in 1'27"108).

La Ferrari vive una giornata double face. Le rosse cominciano il venerdì con il quarto tempo del brasiliano Felipe Massa (1'27"511) e il sesto dello spagnolo Fernando Alonso (1'27"747). Nel pomeriggio, le F10 perdono terreno. Alonso si ritrova 15° (1'29"025), Massa è 17° (1'29"591): tra loro si sistema la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel (1'29"134). Al box di Maranello non c'è motivo di preoccuparsi. Le monoposto scendono in pista quando l'asfalto non è asciutto e il cronometro, alla fine, non emette verdetti decisivi. Del resto anche due settimane fa, in Bahrain, le Ferrari hanno recitato un copione analogo: bene in mattinata, passo indietro nella classifica del pomeriggio. In gara, poi, è arrivata la doppietta.

Rispetto al primo weekend della stagione, non è cambiato il rendimento dei nuovi team. E' sempre abissale il divario che separa Virgin, Lotus e Hispania dalle squadre 'vere' del circus. Le scuderie esordienti accusano ritardi compresi tra i 5 e gli 8  secondi. Il migliore della categoria 'B' è sempre Jarno Trulli, che porta la sua Lotus a girare in 1'30"695. Nella seconda sessione rimangono ai box l'indiano Karun Chandhok e il brasiliano Bruno Senna: per la Hispania si profila un altro fine settimana da brividi per  quanto riguarda l'affidabilità. Discorso diverso per la Virgin. La squadra, che ha progettato la propria monoposto interamente al computer, si è accorta che il serbatoio e' troppo piccolo: in un Mondiale in cui sono vietati i rifornimenti, si rischia di rimanere a piedi.

Gli uomini di Sir Richard Branson hanno ottenuto il permesso di  ampliare il serbatoio per evitare di rimanere a secco durante i Gp più lunghi della stagione. La Federazione internazionale dell'automobile (Fia) ha detto sì alla richiesta e la Virgin cambierà parzialmente volto quando il Mondiale approderà in Europa. Le prime 4 gare della stagione si svolgono lontano dal Vecchio  Continente. Le vetture del tedesco Timo Glock e del brasiliano Lucas Di Grassi, intanto, rischiano di rimanere senza benzina domenica. Il tracciato di Albert Park, infatti, è uno dei più impegnativi i termini di consumi. In Bahrain, la gara dei due driver è durata rispettivamente 17 e 3 giri: l'ipotesi di un nuovo doppio ritiro, con  il serbatoio ancora pieno, non è campata in aria.

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