Domenicali: a Montecarlo la Ferrari ha dimostrato di esserci

Formula 1
A Montecarlo Felipe Massa è arrivato quarto. Fernando Alonso, partito ultimo, è risalito fino alla sesta posizione
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Nel Gp di Monaco le Rosse hanno conquistato un quarto e sesto posto con Felipe Massa e Fernando Alonso. Un risultato che soddisfa il team principal del team: ''Devo fare i complimenti alla squadra e ai piloti, sono stati perfetti''. LA FOTOGALLERY

LE FOTO DELL'INCIDENTE DI ALONSO NELLE LIBERE

Montecarlo, in una domenica che avrebbe potuto essere migliore se Fernando Alonso non avesse dovuto saltare le qualifiche per la rottura del telaio F10 nelle libere del sabato, ha non solo detto piuttosto bene alla Ferrari. E' forse il punto di svolta. E' quanto si evince dalla tradizionale analisi nel dopo-gara del capo della scuderia, Stefano Domenicali, dopo aver lasciato il circuito di Montecarlo col quarto posto di Felipe Massa e il sesto di Fernando Alonso. Soprattutto nell'impresa dello spagnolo c'è lo zampino della sua geniale strategia.

"Devo fare i complimenti alla squadra e ai piloti - dice giustamente il team principal - che sono stati perfetti. E' grazie a un lavoro così se siamo secondi nel Mondiale Costruttori solo alla Red Bull e se Fernando è terzo a tre punti dai due leader, Webber e Vettel. Siamo lì. Felipe è stato impeccabile. Ha spinto quando era possibile, girando per tutta la gara sui tempi dei migliori. Fernando ha fatto una straordinaria rimonta: partire dalla pitlane e arrivare al sesto posto è un risultato fantastico. Frutto di una guida tanto aggressiva all'inizio quanto giudiziosa alla fine".

Alonso ha detto che lui ha fatto cinque o sei sorpassi, altre 12 posizioni sono frutto della strategia di un certo Domenicali e del box: "E' stata davvero una strategia giusta, lo dicono i risultati. E' stata una scelta azzeccatissima quella di fermarsi subito a cambiare le gomme". C'è stato il sorpasso di Schumacher al traguardo: "Eravamo tranquilli. Non poteva farlo. Lo dice il regolamento, ma avevamo chiesto preventivamente conferma alla Fia". La penalizzazione del tedesco lo conferma. Avevate due strategie opposte ma identiche nella logica: usare per 77 giri le gomme dure e per uno solo, il primo o l'ultimo, quelle morbide. Un azzardo: "Avevamo poche indicazioni, ma la valutazione dei tecnici era che potessero farcela a reggere per tutto un Gran Premio. E' vero che ci hanno aiutato anche i quattro ingressi della Safety car, ma le gomme sono arrivate fino alla fine ed erano ancora in buone condizioni. Abbiamo deciso di andare subito alla sosta. Lo abbiamo fatto, e avete visto i meccanici prepararsi al pit stop prima che ci fosse l'incidente, prima che entrasse la safety car. Era la nostra scelta, non abbiamo cambiato in corso d'opera. Ed è stata giusta. Altri invece avrebbero potuto fermarsi prima per evitare di imbottigliarsi nel traffico".

Insomma un po' di sorpresa, favorevole a Alonso: "Non era facile superare, serviva una strategia aggressiva, all'inizio, e prudente alla fine. Come Fernando, anche Felipe alla fine ha fatto la cosa giusta. Inutile prendersi rischi intili, tanto a parità di prestazione non si sorpassa. Meglio prendersi quei venti punti". Il capolavoro del box Ferrari è la risposta alle critiche arrivate dopo altre gare? "Le critiche ci stanno. E' chiaro che è il limite tra fenomeni e bolliti che è molto stretto, siamo sempre sul rasoio. Insomma, si sta meglio quando ci viene riconosciuto il merito del nostro lavoro. A Montecarlo è indubbio che abbiamo fatto le scelte giuste".

Alonso aveva detto che l'obiettivo era la McLaren: raggiunta e superata. Ora l'obiettivo è la Red Bull? "E' puntare ad avere una Ferrari che sia forte su ogni tipo di pista con ogni pneumatico. La Red Bull lo è già. Abbiamo dimostrato che possiamo dire la nostra". A Monaco ci sono stati contatti per cambiare il regolamento. Quando si chiude? "Non si è deciso nulla, ma spero che accada presto, magari entro domenica. Si era cambiato due anni fa per ridurre i costi. Poi magari si fanno degli sbagli, come quello che sabato ha impedito ad Alonso di andare in pista perché non si può usare il muletto. Una scelta assurda per chi ha pagato per vedere la gente correre".

Cosa ha detto a Alonso per motivarlo dopo sabato? "Di andare veloce e di non fare altri incidenti. Scherzo ovviamente". L'errore di sabato e la straordinaria rimonta di domenica significano solo una cosa: è esuberante. "E' l'apporto che la squadra si attende da lui. E' forte, e spinge. E' convinto. Ed è uno che valorizza il lavoro della squadra. E questo è importante". Insomma, che spinga sempre. "I campionati sono apertissimi: continuiamo a sviluppare la F10 e a lavorare con impegno per raggiungere i nostri obiettivi". Essere primi.

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