Ferrari, Elkann: "Per vincere non serve fare polemica"
Formula 1Il presidente Fiat sprona a restare uniti dopo la delusione di Abu Dhabi. Montezemolo risponde alla Lega: non mi dimetto. E Marchionne difende lui e il team: sono convinto che tutti abbiano fatto un grandissimo lavoro. LA DELUSIONE DEI TIFOSI
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"Per tornare a vincere non serve polemizzare: ci vuole impegno e voglia di raccogliere la sfida". Sono le parole del presidente della Fiat, John Elkann, il giorno dopo il gp di Abu Dhabi, che ha visto sfumare il sogno mondiale di Fernando Alonso. "Come per tutti gli appassionati della Ferrari, anche per me ieri è stato un giorno amaro: dopo gli ultimi Gran Premi il titolo mondiale sembrava davvero alla nostra portata. Ma la Ferrari è una squadra forte, che nei momenti difficili sa restare unita e trovare la forza per ripartire", prosegue. "Sono sicuro che il presidente Luca di Montezemolo e tutte le persone che lavorano per la Ferrari stanno già pensando alla prossima stagione", conclude, assicurando tutto l'impegno della Fiat: "Voglio assicurare i tifosi che daremo tutto il sostegno necessario per rendere la Ferrari sempre più competitiva".
Intanto, una cosa è certa: Luca Cordero di Montezemolo non ha alcuna intenzione di lasciare la presidenza della Ferrari dopo la sconfitta della rossa di Maranello che ha perso il Mondiale di F1 all'ultima gara. Lo annuncia lo stesso numero uno del Cavallino al quotidiano online Affaritaliani.it. Il ministro leghista Roberto Calderoli aveva chiesto le sue dimissioni da presidente della Ferrari? "Parliamo di cose serie", taglia corto Montezemolo. Poi aggiunge: "Qualunque dichiarazione per mera speculazione politica non scalfisce minimamente lo straordinario impegno e la capacità degli uomini e donne delle Ferrari di cui sono orgoglioso".
In una nota interviene, a difesa del presidente della Rossa, anche l'amminstratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne: "Mi sembrano del tutto ingenerose e offensive le battute sarcastiche, soprattutto di provenienza dal mondo politico, che sono piovute sugli uomini della Ferrari e in particolare su Luca di Montezemolo". Il risultato del Gran Premio di Abu Dhabi di ieri, osserva Marchionne, "non è certo quello che tutti noi aspettavamo. Ma dobbiamo comunque essere grati agli uomini e alle donne della Ferrari che con il loro lavoro hanno permesso di avvicinare un traguardo che fino a poche settimane fa sembrava impensabile". E, ancora: "è mancato, è vero, lo sprint finale ma sono convinto che tutti alla Ferrari, dal suo Presidente all'ultimo dei meccanici abbiano fatto un grandissimo lavoro".
"Un risultato sportivo non brillante non può cancellare il lavoro di tante persone che non possono essere liquidate con dichiarazioni quasi compiaciute per la sconfitta", prosegue Marchionne. La Ferrari, conclude l'Ad di Fiat, "rappresenta nel mondo il meglio della tecnologia italiana. Le sue vetture sono considerate ovunque il simbolo di una Italia all'avanguardia. E il risultato di ieri non mette in discussione questi valori".
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Intanto, una cosa è certa: Luca Cordero di Montezemolo non ha alcuna intenzione di lasciare la presidenza della Ferrari dopo la sconfitta della rossa di Maranello che ha perso il Mondiale di F1 all'ultima gara. Lo annuncia lo stesso numero uno del Cavallino al quotidiano online Affaritaliani.it. Il ministro leghista Roberto Calderoli aveva chiesto le sue dimissioni da presidente della Ferrari? "Parliamo di cose serie", taglia corto Montezemolo. Poi aggiunge: "Qualunque dichiarazione per mera speculazione politica non scalfisce minimamente lo straordinario impegno e la capacità degli uomini e donne delle Ferrari di cui sono orgoglioso".
In una nota interviene, a difesa del presidente della Rossa, anche l'amminstratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne: "Mi sembrano del tutto ingenerose e offensive le battute sarcastiche, soprattutto di provenienza dal mondo politico, che sono piovute sugli uomini della Ferrari e in particolare su Luca di Montezemolo". Il risultato del Gran Premio di Abu Dhabi di ieri, osserva Marchionne, "non è certo quello che tutti noi aspettavamo. Ma dobbiamo comunque essere grati agli uomini e alle donne della Ferrari che con il loro lavoro hanno permesso di avvicinare un traguardo che fino a poche settimane fa sembrava impensabile". E, ancora: "è mancato, è vero, lo sprint finale ma sono convinto che tutti alla Ferrari, dal suo Presidente all'ultimo dei meccanici abbiano fatto un grandissimo lavoro".
"Un risultato sportivo non brillante non può cancellare il lavoro di tante persone che non possono essere liquidate con dichiarazioni quasi compiaciute per la sconfitta", prosegue Marchionne. La Ferrari, conclude l'Ad di Fiat, "rappresenta nel mondo il meglio della tecnologia italiana. Le sue vetture sono considerate ovunque il simbolo di una Italia all'avanguardia. E il risultato di ieri non mette in discussione questi valori".
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