Red Bull Show a Torino e la città diventa un autodromo

Formula 1
Il pilota di Formula uno Mark Webber al Red Bull F1 Show Run Torino 2011 (Ansa)
red_bull_torino

Il rombo dei motori di Formula 1 nel cuore di Torino, le accelerazioni della Red Bull campione del mondo 2010 sul lungo Po, le evoluzioni su due ruote del campione di 'stunt riding' Chris Pfeiffer davanti a molti appassionati. GUARDA LE FOTO

Le foto: l'Album della stagione 2011

Tutto il calendario della nuova stagione


Il rombo dei motori di Formula 1 nel cuore di Torino, le accelerazioni della Red Bull campione del mondo 2010 sul lungo Po, le evoluzioni su due ruote del campione di 'stunt riding' Chris Pfeiffer e tante, tantissime persone ai bordi del circuito cittadino che partiva da Piazza Vittorio.

Il capoluogo piemontese ha risposto con entusiasmo al ritorno della Formula 1, che mancava da 65 anni, da quando si svolse l'ultimo Gran Premio cittadino. Decine di migliaia di persone hanno affollato le vie del centro dove si è svolto il Red Bull Show Run 2011, un'esibizione a tutta velocità tra accelerate, sgommate e testacoda. Protagonisti assoluti dell'evento il pilota australiano Mark Webber al volante della RB6 (con cui la scuderia austriaca ha ottenuto il titolo iridato piloti con il compagno di squadra Sebastian Vettel e il titolo costruttori) e lo spagnolo della Toro Rosso, Jaime Alguersuari, alla guida della stessa monoposto. Con loro anche il centauro Chris Pfeiffer, che ha entusiasmato il pubblico con evoluzioni acrobatiche mozzafiato in sella alla sua Bmw F800S. "Io un folle? La vita è folle - sorride il campione tedesco -. Chi mi guarda mi crede un matto, ma per me è tutto normale".

Ad aprire lo show è stata la Lancia Marino, un'auto storica costruita dall'ingegnere e meccanico modenese Marino Brandoli, che gareggiò negli anni'50 fino all'ultima esibizione al Gp di Napoli nel 1957. Una vettura che rappresenta bene il genio progettuale dei costruttori italiani. Al volante c'era il figlio di Brandoli, Gigi. Applausi anche per un prototipo progettato dagli studenti del Politecnico di Torino.

L'adrenalina è salita al massimo quando Webber e Alguersuari hanno portato la monoposto di Formula 1 in mezzo alla gente, da Piazza Vittorio all'arco di corso Cairoli e ritorno, in un tripudio di braccia protese con cellulari e fotocamere che riprendevano ogni attimo dell'esibizione. Nel paddock, Webber ha parlato anche della stagione appena partita e iniziata con qualche difficoltà per lui, ma in crescendo fino al terzo posto in Cina nell'ultimo Gp. Nel prossimo weekend si va in Turchia: "Mi aspetto una grande gara - afferma il pilota australiano - Spero nel podio e perché no nella vittoria. La Ferrari? La Rossa tornerà a vincere ma per ora vedo Red Bull e McLaren favorite per i titolo".

Commenta nel forum di Formula 1