Il presidente Ferrari nella cena natalizia parla dell'anno concluso e di quello che verrà. "Fernando ha fatto una stagione straordinaria. Dalla Ferrari ora mi aspetto un po' più di aggressività e di estremismo, un atteggiamento un po' meno conservativo"
Basta con la F1 che preferisce i simulatori ai test in pista, che non trasferisce nulla alla produzione, con una giustizia che lascia a volte perplessi. Basta con padri, padroni e padrini: alla Bernie Ecclestone, ovvio. Un po' più di aggressività e di estremismo nell'interpretare i regolamenti in Ferrari. Avanti con Fernando Alonso e con Felipe Massa. Luca di Montezemolo, tortellini, zampone, lenticchie e Lambrusco attorno alla F2012, nella cena natalizia parla dell'anno concluso e di quello che verrà.
Il poliedrico manager ha molti colpi in canna. C'è la sua discesa nell'agone politico ("Stasera non ne parliamo. Posso dire solo che ho incontrato il presidente del Consiglio, Mario Monti, che l'ho trovato in forma", ribadendo che la Ferrari è la cosa più importante dopo la famiglia). Parla dei record economici in un anno buio ("E pensare che in Italia vendiamo il 3%, qualunque altra azienda forse non resterebbe qui").
C'è la sua querelle con Ecclestone: "Ha sbagliato a occuparsi di cose che non sono sue. Padri, padroni o padrini non esistono più, tantomeno in F1. Non c'entrava nulla con eventuali interpretazioni di bandiere gialle verdi e blu, ha usato espressioni che non accetto". Il boss che definì "una barzelletta" la richiesta di chiarimento Ferrari sul sorpasso di Vettel, ricambiato così: "Spesso l'anzianità è incompatibile con certi ruoli e responsabilità", si prende il resto. "Il nostro comportamento è stato non solo trasparente, ma perfetto. Stavamo ricevendo migliaia di mail a proposito di immagini non chiarissime e abbiamo mandato una mail per chiedere un chiarimento. 'Diteci la vostra opinione, qualunque sia la accetteremo'. Non era una mail dilatoria. Tutto regolare? Per noi discorso chiuso".
Al posto di Ecclestone chi vedrebbe? "Non voglio fare agli altri quello che non voglio per me, è ovvio che ci sarà un cambiamento, l'attuale gestione ci pone problemi di immobilismo. Ci stiamo avviando lentamente alla fine di un periodo caratterizzato da uno stile di un uomo che ha fatto cose importanti, come accadrà con me. Tra una decina di anni mi porrò questo problema: a 75 anni, non a 82".
"Se per qualsiasi motivo Fernando Alonso domani si fa da parte, magari perché si ritira alle Hawaii con la fidanzata, allora voglio Vettel". Montezemolo si esprime così su Vettel, che ha appena conquistato il terzo titolo iridato consecutivo, "E' un potenziale pilota della Ferrari per il futuro". Difficile, però, ipotizzare il tedesco in coppia con Alonso: "Quando hai il miglior pilota del mondo, devi offrirgli condizioni ottime".
E allora ecco uno sprone ad Alonso che è un incitamento a dargli una macchina migliore: "Fernando ha fatto una stagione straordinaria. L'ha definita 'la mia migliore stagione', speriamo che l'anno prossimo possa dire che sia stata la nostra miglior stagione, non solo la sua". E poi: "Felipe Massa nella seconda parte dell'anno è andato meglio, in gara e qualifica. Se si cambia bisogna cambiare con qualcuno che fa la differenza e che sia veloce, che regga l'impatto Ferrari. Piloti che dessero garanzia che fossero più forti di Felipe non ne vedevo".
Dalla Ferrari "ora mi aspetto un po' più di aggressività e di estremismo, un atteggiamento un po' meno conservativo nell'interpretazione dei regolamenti". Parlerà con Ecclestone e Todt a breve delle sue perplessità: "Abbiamo fatto ingenti investimenti sulla pista del Mugello per le prove, ma c'è chi dice che la Ferrari ha il vantaggio del Mugello, che non dobbiamo andarci. Che se lo facessero anche gli altri un circuito. Non è possibile andare sempre all'indietro, non credo che al Real Madrid dicano di non allenarsi perché ha più mezzi del Bilbao. Altre squadre hanno deciso di investire sui simulatori invece che sulle piste".
L'anno concluso con la metafora del bicchiere, mezzo vuoto per il mondiale sfumato, mezzo pieno per l'affidabilità e per le strategie "sempre perfette" e orgoglioso per essere sempre ai vertici. Domenicali è chiamato a non fermarsi un attimo. Ci saranno due strutture, una per la vettura 2013, una per la vettura 2014. Quest'anno la galleria usata, mentre si ristrutturerà quella di Maranello, sarà quella di Toyota a Colonia, già usata anche da McLaren. La nuova macchina sarà presentata a cavallo di fine gennaio e inizio febbraio, anche se quella vera la vedremo solo in Australia, al via del mondiale il 17 marzo.