Loro meglio di Vettel? Troppo presto, ma in Malesia...
Formula 1MELBOURNE REWIND. L'analisi di Carlo Vanzini sul primo Gran Premio della stagione vinto da Raikkonen: "Impossibile dire se il finlandese lotterà per il titolo o se la Ferrari di Alonso ha superato la Red Bull. Però vi spiego come e quando lo capiremo"
di Carlo Vanzini
Turchia 2008-Malesia 2010: della serie "a volte ritornano". Due date, due ricorrenze simili, ossia le ultime leadership nei Mondiali piloti e costruttori di Raikkonen e Ferrari. Poco meno di quattro anni per Kimi, due esatti per la Rossa.
Nessuna esaltazione, perché la stagione in pratica non è ancor partita. Del resto Melbourne è troppo gara a sé per dire se Raikkonen sarà in grado di lottare per il titolo o per affermare che la Ferrari ha superato la Red Bull.
Per la Rossa il problema resta. E ciò nonostante le buone premesse dell'Albert Park: ha mostrato con Alonso di essere competitiva pure con la pista non del tutto asciutta (valutazione che non può essere fatta per tutti i piloti). Incoraggiante, poi, la seconda fila di Massa. Occhio però alla Mercedes. Può stare davanti sul giro veloce con entrambi i piloti. Ma se ci si riduce a dover partire bene, e sempre, il rischio a cui si va incontro è quello d'incrociare il Grosjean di turno. Basta rivedere quanto accaduto domenica.
Con Alonso al via davanti a Massa forse la gara sarebbe finita in modo diverso..La sensazione è che sul giro veloce il brasiliano possa essere superiore. Era dal 2006 che Alonso non veniva battuto in qualifica in Australia da un compagno di squadra. Ovviamente parliamo di appena tre millesimi e di un drs che non ha funzionato nel primo tratto del giro buono. Però è successo. E la cosa dev'essere valutata nel caso in cui la Ferrari ritenga Fernando già il numero 1 del team.
La Malesia ci darà molte più indicazioni. La pista è mediamente simile a quelle che fanno la classifica finale del Mondiale, dunque più veritiera. Sempre cha anche qui non faccia irruzione la pioggia, che qui non è proprio roba rara. La conferma l'abbiamo avuta poco dopo il nostro sbarco dall'aereo...
Kimi da titolo? Ferrari più forte della Red Bull? Mercedes verso un altro anno di sofferenza? McLaren a pezzi? Force India la grande sorpresa? Ma perché farci così tante domande quando abbiamo altri 18 gran premi da vivere insieme?
Non fermiamoci qui. La strada è lunga, molto lunga.
Turchia 2008-Malesia 2010: della serie "a volte ritornano". Due date, due ricorrenze simili, ossia le ultime leadership nei Mondiali piloti e costruttori di Raikkonen e Ferrari. Poco meno di quattro anni per Kimi, due esatti per la Rossa.
Nessuna esaltazione, perché la stagione in pratica non è ancor partita. Del resto Melbourne è troppo gara a sé per dire se Raikkonen sarà in grado di lottare per il titolo o per affermare che la Ferrari ha superato la Red Bull.
Per la Rossa il problema resta. E ciò nonostante le buone premesse dell'Albert Park: ha mostrato con Alonso di essere competitiva pure con la pista non del tutto asciutta (valutazione che non può essere fatta per tutti i piloti). Incoraggiante, poi, la seconda fila di Massa. Occhio però alla Mercedes. Può stare davanti sul giro veloce con entrambi i piloti. Ma se ci si riduce a dover partire bene, e sempre, il rischio a cui si va incontro è quello d'incrociare il Grosjean di turno. Basta rivedere quanto accaduto domenica.
Con Alonso al via davanti a Massa forse la gara sarebbe finita in modo diverso..La sensazione è che sul giro veloce il brasiliano possa essere superiore. Era dal 2006 che Alonso non veniva battuto in qualifica in Australia da un compagno di squadra. Ovviamente parliamo di appena tre millesimi e di un drs che non ha funzionato nel primo tratto del giro buono. Però è successo. E la cosa dev'essere valutata nel caso in cui la Ferrari ritenga Fernando già il numero 1 del team.
La Malesia ci darà molte più indicazioni. La pista è mediamente simile a quelle che fanno la classifica finale del Mondiale, dunque più veritiera. Sempre cha anche qui non faccia irruzione la pioggia, che qui non è proprio roba rara. La conferma l'abbiamo avuta poco dopo il nostro sbarco dall'aereo...
Kimi da titolo? Ferrari più forte della Red Bull? Mercedes verso un altro anno di sofferenza? McLaren a pezzi? Force India la grande sorpresa? Ma perché farci così tante domande quando abbiamo altri 18 gran premi da vivere insieme?
Non fermiamoci qui. La strada è lunga, molto lunga.