"Un primo ed un secondo pilota. Ecco il problema Red Bull"

Formula 1
Lewis Hamilton, qui accanto a Vettel e Webber della Red Bull, è nato il 7 gennaio 1985 a Stevenage, in Gran Bretagna (Foto Getty)
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Anche Hamilton, driver della Mercedes, mette il naso nel box anglo-austriaco per analizzare il momento del team campione del mondo dopo le polemiche per il sorpasso in Malesia, non autorizzato, di Vettel a Webber: "C'è sempre stata questa distinzione"

"La Red Bull ha chiaramente un primo e un secondo pilota, è sempre stato così. E questo è il  motivo per cui hanno sempre avuto questi problemi". Lewis Hamilton analizza così il momento del team anglo-austriaco dopo le polemiche  innescate dal sorpasso, non autorizzato dai box, di Sebastian Vettel a Mark Webber in Malesia.

Il britannico, alla sua prima stagione in Mercedes dopo il  divorzio dalla McLaren, ha già beneficiato di un ordine di scuderia  proprio a Sepang, dove il suo compagno di squadra Nico Rosberg è stato costretto a togliere il piede dall'acceleratore e ad accontentarsi del quarto posto alle spalle del compagno di squadra.  "Non abbiamo un primo e un secondo pilota in Mercedes", assicura Hamilton alla stampa britannica. "Ho sempre detto, fin dal primo  momento in cui ho parlato alla squadra, che voglio parita' di  trattamento (con Rosberg, ndr)", sottolinea ancora.

"Non mi avevano offerto trattamenti di favore ma io ho solo  voluto sottolineare che non sono quel tipo di pilota che arriva e  chiede cose del genere come invece fanno un sacco di altri piloti".  Dopo il terzo posto in Malesia, Hamilton ha ammesso che anche Rosberg  avrebbe meritato di essere sul podio. "In Malesia -ammette anche a  mente fredda- non sentivo di avere conquistato il mio posto  onestamente, nonostante abbia fatto una gara decente".