"Un primo ed un secondo pilota. Ecco il problema Red Bull"
Formula 1Anche Hamilton, driver della Mercedes, mette il naso nel box anglo-austriaco per analizzare il momento del team campione del mondo dopo le polemiche per il sorpasso in Malesia, non autorizzato, di Vettel a Webber: "C'è sempre stata questa distinzione"
"La Red Bull ha chiaramente un primo e un secondo pilota, è sempre stato così. E questo è il motivo per cui hanno sempre avuto questi problemi". Lewis Hamilton analizza così il momento del team anglo-austriaco dopo le polemiche innescate dal sorpasso, non autorizzato dai box, di Sebastian Vettel a Mark Webber in Malesia.
Il britannico, alla sua prima stagione in Mercedes dopo il divorzio dalla McLaren, ha già beneficiato di un ordine di scuderia proprio a Sepang, dove il suo compagno di squadra Nico Rosberg è stato costretto a togliere il piede dall'acceleratore e ad accontentarsi del quarto posto alle spalle del compagno di squadra. "Non abbiamo un primo e un secondo pilota in Mercedes", assicura Hamilton alla stampa britannica. "Ho sempre detto, fin dal primo momento in cui ho parlato alla squadra, che voglio parita' di trattamento (con Rosberg, ndr)", sottolinea ancora.
"Non mi avevano offerto trattamenti di favore ma io ho solo voluto sottolineare che non sono quel tipo di pilota che arriva e chiede cose del genere come invece fanno un sacco di altri piloti". Dopo il terzo posto in Malesia, Hamilton ha ammesso che anche Rosberg avrebbe meritato di essere sul podio. "In Malesia -ammette anche a mente fredda- non sentivo di avere conquistato il mio posto onestamente, nonostante abbia fatto una gara decente".
Il britannico, alla sua prima stagione in Mercedes dopo il divorzio dalla McLaren, ha già beneficiato di un ordine di scuderia proprio a Sepang, dove il suo compagno di squadra Nico Rosberg è stato costretto a togliere il piede dall'acceleratore e ad accontentarsi del quarto posto alle spalle del compagno di squadra. "Non abbiamo un primo e un secondo pilota in Mercedes", assicura Hamilton alla stampa britannica. "Ho sempre detto, fin dal primo momento in cui ho parlato alla squadra, che voglio parita' di trattamento (con Rosberg, ndr)", sottolinea ancora.
"Non mi avevano offerto trattamenti di favore ma io ho solo voluto sottolineare che non sono quel tipo di pilota che arriva e chiede cose del genere come invece fanno un sacco di altri piloti". Dopo il terzo posto in Malesia, Hamilton ha ammesso che anche Rosberg avrebbe meritato di essere sul podio. "In Malesia -ammette anche a mente fredda- non sentivo di avere conquistato il mio posto onestamente, nonostante abbia fatto una gara decente".