Tensione in Bahrein: azioni della polizia contro le proteste
Formula 1Le autorità stanno compiendo irruzioni arbitrarie in abitazioni private e arrestando oppositori per scongiurare manifestazioni durante il Gp in programma dal 19 al 21 aprile. Lo denuncia l'organizzazione Human Rights Watch
Le autorità del Bahrein stanno compiendo irruzioni arbitrarie in abitazioni private e arrestando oppositori per scongiurare il pericolo di proteste durante il Gran Premio di F1 in programma dal 19 al 21 aprile, secondo quanto denuncia l'organizzazione Human Rights Watch (Hrw). L'anno scorso la gara si svolse nonostante il Paese fosse infiammato da disordini organizzati dalle opposizioni e duramente repressi dalle forze dell'ordine.
Fonti locali citate da Hrw hanno detto che gruppi di agenti di polizia con il volto coperto e in borghese hanno effettuato irruzioni notturne mirate nei centri abitati attorno al circuito e che venti persone, compresi noti dirigenti dell'opposizione, sono stati arrestati. Gli agenti non avrebbero esibito alcun mandato di arresto o perquisizione, che pure sono richiesti dalla legge del Bahrein, e avrebbero negato assistenza legale agli arrestati durante gli interrogatori iniziali.
"Quest'ultimo giro di vite e il modo in cui viene condotto pone nuovi dubbi sull'impegno delle autorità del Bahrein per le riforme", afferma Sarah Leah Whitson, responsabile per il Medio Oriente di Hrw. "Questi raid - aggiunge - sembrano dimostrare che le autorità sono più interessate a togliere dalla circolazione gli attivisti in vista del Gran Premio piuttosto che rispondere il legittimo malcontento che ha spinto molti cittadini del Bahrein a scendere nelle piazze".
Fonti locali citate da Hrw hanno detto che gruppi di agenti di polizia con il volto coperto e in borghese hanno effettuato irruzioni notturne mirate nei centri abitati attorno al circuito e che venti persone, compresi noti dirigenti dell'opposizione, sono stati arrestati. Gli agenti non avrebbero esibito alcun mandato di arresto o perquisizione, che pure sono richiesti dalla legge del Bahrein, e avrebbero negato assistenza legale agli arrestati durante gli interrogatori iniziali.
"Quest'ultimo giro di vite e il modo in cui viene condotto pone nuovi dubbi sull'impegno delle autorità del Bahrein per le riforme", afferma Sarah Leah Whitson, responsabile per il Medio Oriente di Hrw. "Questi raid - aggiunge - sembrano dimostrare che le autorità sono più interessate a togliere dalla circolazione gli attivisti in vista del Gran Premio piuttosto che rispondere il legittimo malcontento che ha spinto molti cittadini del Bahrein a scendere nelle piazze".