Mark e Nico, sfortuna cinese: cercasi talismano per Sakhir
Formula 1LIVE E IN ESCLUSIVA SU SKY. Va a Webber e Rosberg, con i loro problemi tecnici, la simbolica maglia nera del Gp di Cina. In Bahrain però dovrà tornare a funzionare anche la telemetria, assente nelle prime tre gare
Tamponamenti, bandiere gialle non rispettate, contatti proibiti: il Gp di Cina, oltre al fantastico trionfo di Fernando Alonso, è stato anche questo.
In tutta questa baraonda però, solo quattro piloti non hanno terminato la gara di Shanghai. Tra questi, oltre a Gutierrez e Sutil (coinvolti in un contatto), anche Mark Webber e Nico Rosberg, sicuramente tra i più penalizzati dalla sfortuna in questi primi tre Gp. Per la tappa di domenica in Bahrain, occorrerà trovare un talismano per scacciare la malasorte.
Mark Webber - L'australiano ha calamitato su di sè una serie di sventure che nemmeno il peggior uccello del malaugurio. Nelle qualifiche la sua Red Bull ha accusato un problema di pressione del carburante che lo ha costretto a fermarsi durante il Q2. I giudici, in seguito, lo hanno penalizzato con l'ultimo posto della griglia per una irregolarità sulla quantità di carburante. Ma non è finita. In gara Webber ha rotto l'ala della sua Red Bull in uno scontro con Vergne (penalità di cinque posizioni per il Gp del Bahrain), per poi perdere il pneumatico posteriore destro due giri dopo, con tanto di multa di 5000 euro alla scuderia. Il tutto in un clima non certo idilliaco ai box...
Nico Rosberg - Il week end del tedesco era invece partito come meglio non poteva: miglior tempo nelle prime libere e grande ottimismo per la gara. Ma il sorriso si è spento al giro 21, quando si è ritirato per un problema alla sospensione. Il pilota della Mercedes avvertiva un forte sottosterzo: problema peggiorato dopo le due soste ai box (la seconda per una foratura) e monoposto parcheggiata in garage per la seconda volta in questo Mondiale dopo l'abbandono di Melbourne.
Max Chilton - Il 17.o posto finale, davanti al rivale della Caterham, Giedo van der Garde, è un successo per il britannico della Marussia, che però nel fine settimana cinese ha dovuto fare i conti con una importante perdita di olio nelle seconde libere e soprattutto con un problema di pressione dell'acqua che gli ha impedito di completare la sua ultima run nella Q1.
Fia - Incredibile ma vero, dietro la lavagna ci finisce sempre la Federazione internazionale. Anche a Shanghai la telemetria fra la direzione di gara e le vetture in pista non era attiva. Soprattutto per questo motivo, i giudici hanno deciso di non punire l'utilizzo, in regime di bandiere gialle, del DRS da parte di molti piloti (tra loro anche Vettel e Raikkonen). A Sakhir occorrerà mettere una grande pezza su questa storia che sta diventando infinita.
In tutta questa baraonda però, solo quattro piloti non hanno terminato la gara di Shanghai. Tra questi, oltre a Gutierrez e Sutil (coinvolti in un contatto), anche Mark Webber e Nico Rosberg, sicuramente tra i più penalizzati dalla sfortuna in questi primi tre Gp. Per la tappa di domenica in Bahrain, occorrerà trovare un talismano per scacciare la malasorte.
Mark Webber - L'australiano ha calamitato su di sè una serie di sventure che nemmeno il peggior uccello del malaugurio. Nelle qualifiche la sua Red Bull ha accusato un problema di pressione del carburante che lo ha costretto a fermarsi durante il Q2. I giudici, in seguito, lo hanno penalizzato con l'ultimo posto della griglia per una irregolarità sulla quantità di carburante. Ma non è finita. In gara Webber ha rotto l'ala della sua Red Bull in uno scontro con Vergne (penalità di cinque posizioni per il Gp del Bahrain), per poi perdere il pneumatico posteriore destro due giri dopo, con tanto di multa di 5000 euro alla scuderia. Il tutto in un clima non certo idilliaco ai box...
Nico Rosberg - Il week end del tedesco era invece partito come meglio non poteva: miglior tempo nelle prime libere e grande ottimismo per la gara. Ma il sorriso si è spento al giro 21, quando si è ritirato per un problema alla sospensione. Il pilota della Mercedes avvertiva un forte sottosterzo: problema peggiorato dopo le due soste ai box (la seconda per una foratura) e monoposto parcheggiata in garage per la seconda volta in questo Mondiale dopo l'abbandono di Melbourne.
Max Chilton - Il 17.o posto finale, davanti al rivale della Caterham, Giedo van der Garde, è un successo per il britannico della Marussia, che però nel fine settimana cinese ha dovuto fare i conti con una importante perdita di olio nelle seconde libere e soprattutto con un problema di pressione dell'acqua che gli ha impedito di completare la sua ultima run nella Q1.
Fia - Incredibile ma vero, dietro la lavagna ci finisce sempre la Federazione internazionale. Anche a Shanghai la telemetria fra la direzione di gara e le vetture in pista non era attiva. Soprattutto per questo motivo, i giudici hanno deciso di non punire l'utilizzo, in regime di bandiere gialle, del DRS da parte di molti piloti (tra loro anche Vettel e Raikkonen). A Sakhir occorrerà mettere una grande pezza su questa storia che sta diventando infinita.