Test-gate, la Red Bull assolve Pirelli: "Non c'entra nulla"

Formula 1
Il team Red Bull non condidera la Pirelli responsabile del cosidetto "test-gate" o "caso gomme" (Foto Getty)
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Dal team che più di tutti ha contestato gli pneumatici 2013, arriva il sostegno alla casa produttrice, finita nella bufera del "caso gomme". Il boss Horner: "E' la Mercedes ad aver violato le regole". Il 20 giugno udienza davanti al Tribunale Fia

Da accusatore a censore, fino all'assoluzione. La Red Bull, team che fino a questo punto del Mondiale più di tutti si è lamentato degli penumatici 2013, "assolve" Pirelli sul caso gomme. Per la scuderia anglo-austriaca, il caso è incentrato sul comportamento della Mercedes, che secondo Red Bull ha violato il regolamento. "E' un problema  che non ha niente a che fare con la Pirelli", precisa Christian Horner, team principal della Red Bull, in una dichiarazione riportata  dal magazine Autosport.

La Federazione internazionale ha reso noto che il processo sul  caso si terrà il 20 giugno a Parigi. Oltre alla Mercedes, la Fia ha  chiamato a rispondere anche la casa italiana che fornisce gli  pneumatici al Circus. Il team di Stoccarda ha testato le gomme Pirelli a Barcellona dal 15 al 17 maggio utilizzando l'attuale monoposto.

"Posso capire benissimo il motivo per cui la Pirelli voglia provare, si tratta di capire il prodotto per l'anno seguente. Il  problema -evidenzia Horner- è che si chiedeva una monoposto da usare ed è responsabilità di chi partecipa garantire che la macchina in  questione sia conferme alle regole". "La questione non ha niente a  che fare con la Pirelli", ripete il team principal della Red Bull,  secondo il quale la Mercedes "con la monoposto attuale ha violato le regole".