Alonso, Massa e Domenicali: a Spa tutti sotto esame
Formula 1VERSO IL GP DEL BELGIO. A Spa il 25 agosto, la scuderia di Maranello spera nel cambio di passo dopo un inizio di stagione pieno di delusioni e risultati negativi. I piloti e il resto del team sono chiamati ad invertire la rotta
di Gianluca Maggiacomo
In casa Ferrari il tempo è scaduto. Nei giorni scorsi il presidente Luca Cordero di Montezemolo è stato chiaro: non sono più ammessi errori. La Rossa deve ripartire forte e mettersi alle spalle il brutto mondiale disputato fino ad ora. In Belgio il prossimo 25 agosto, occorre far bene e, magari, centrare la vittoria per accorciare il gap con Sebastian Vettel. Insomma, a Maranello non c’è più spazio per i se e i ma. A Spa sono tutti sotto esame. Nessuno è escluso: dai piloti allo staff di Stefano Domenicali.
Alonso – Ai vertici Ferrari non sono andate giù le dichiarazioni al vetriolo dell’asturiano dopo il quinto posto nel Gp d’Ungheria. Il team lo ha richiamato all’ordine. In Belgio da lui ci si aspetta lo scatto del campione, che sa accantonare le polemiche (e il mercato) e gareggiare da leader quale è. Non che i cattivi risultati della Rossa siano colpa di Alonso, ma alla Ferrari vogliono un diverso atteggiamento nei confronti della scuderia e, soprattutto, della sua storia.
Massa – I vertici sono stati chiari: il futuro del brasiliano dipende solo ed esclusivamente dai risultati. Già in Ungheria si aspettavano una sua reazione, ma è arrivato solo un ottavo posto. I numeri non stanno dalla parte di Massa, che nelle ultime 5 gare ha messo insieme solo 16 punti. A Spa per il 32enne di San Paolo ci sarà un nuovo appello. La Ferrari, intanto, si sta già guardando intorno. Al brasiliano il compito di convincere Montezemolo a dargli ancora fiducia. Per farlo la strada è una sola: invertire la rotta.
Domenicali – Anche il team principal, che dall’1 settembre avrà al suo fianco l’ex Lotus James Allison, non può dormire sonni tranquilli. In Belgio e a Monza anche lui e il resto del squadra saranno messi sotto la lente d’ingrandimento. La Ferrari non riesce più a fare qualifiche gratificanti. Inoltre, l’impressione è che le tre settimane che hanno preceduto il Gp d’Ungheria non sono state sfruttate a dovere per migliorare la F138 e metterla al passo con le rivali. A questo si aggiunge che le Rosse a Budapest hanno dimostrato scarsa capacità d’adattamento alle nuove Pirelli. Da qui i deludenti risultati sia di Alonso che Massa. La ripresa e la seconda parte del mondiale dovranno segnare il cambio di passo. Gli alibi a Maranello sembrano essere finiti. Per tutti.
In casa Ferrari il tempo è scaduto. Nei giorni scorsi il presidente Luca Cordero di Montezemolo è stato chiaro: non sono più ammessi errori. La Rossa deve ripartire forte e mettersi alle spalle il brutto mondiale disputato fino ad ora. In Belgio il prossimo 25 agosto, occorre far bene e, magari, centrare la vittoria per accorciare il gap con Sebastian Vettel. Insomma, a Maranello non c’è più spazio per i se e i ma. A Spa sono tutti sotto esame. Nessuno è escluso: dai piloti allo staff di Stefano Domenicali.
Alonso – Ai vertici Ferrari non sono andate giù le dichiarazioni al vetriolo dell’asturiano dopo il quinto posto nel Gp d’Ungheria. Il team lo ha richiamato all’ordine. In Belgio da lui ci si aspetta lo scatto del campione, che sa accantonare le polemiche (e il mercato) e gareggiare da leader quale è. Non che i cattivi risultati della Rossa siano colpa di Alonso, ma alla Ferrari vogliono un diverso atteggiamento nei confronti della scuderia e, soprattutto, della sua storia.
Massa – I vertici sono stati chiari: il futuro del brasiliano dipende solo ed esclusivamente dai risultati. Già in Ungheria si aspettavano una sua reazione, ma è arrivato solo un ottavo posto. I numeri non stanno dalla parte di Massa, che nelle ultime 5 gare ha messo insieme solo 16 punti. A Spa per il 32enne di San Paolo ci sarà un nuovo appello. La Ferrari, intanto, si sta già guardando intorno. Al brasiliano il compito di convincere Montezemolo a dargli ancora fiducia. Per farlo la strada è una sola: invertire la rotta.
Domenicali – Anche il team principal, che dall’1 settembre avrà al suo fianco l’ex Lotus James Allison, non può dormire sonni tranquilli. In Belgio e a Monza anche lui e il resto del squadra saranno messi sotto la lente d’ingrandimento. La Ferrari non riesce più a fare qualifiche gratificanti. Inoltre, l’impressione è che le tre settimane che hanno preceduto il Gp d’Ungheria non sono state sfruttate a dovere per migliorare la F138 e metterla al passo con le rivali. A questo si aggiunge che le Rosse a Budapest hanno dimostrato scarsa capacità d’adattamento alle nuove Pirelli. Da qui i deludenti risultati sia di Alonso che Massa. La ripresa e la seconda parte del mondiale dovranno segnare il cambio di passo. Gli alibi a Maranello sembrano essere finiti. Per tutti.