Batticuore Monza: il GP che vale più di una stagione

Formula 1
L'8 settembre, a Monza, si correrà il GP d'Italia (Foto Getty)
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VERSO IL GP D'ITALIA. Archiviato il Gran Premio del Belgio, è tempo di pensare all'appuntamento del Mondiale più sentito dalla Ferrari e dai suoi tifosi. E' anche lo snodo fondamentale nella corsa al titolo iridato

di Chiara Baroni

Non è solo una questione di emozioni, ma anche di emotività. Le emozioni a Monza sono per tutti: per chi guida, in quello che giustamente è stato definito il tempio della velocità, e per chi sta a guardare quei bolidi sfrecciare ad oltre 330 Km orari. L'emotività è per pochi, quei pochi che, col tracciato del Gran premio d'Italia e con ciò che esso rappresenta, hanno un rapporto particolare, speciale, intimo. Monza per la Ferrari è casa e assieme è brama e bisogno di vittoria. Enzo Ferrari era solito interrompere le vacanze dei suoi piloti per giri extra sul circuito di Fiorano in pieno agosto. Perché poi c'era Monza e a Monza non si potevano fare brutte figure.

Quando morì, 25 anni fa, Berger e Alboreto centrarono per lui una doppietta indimenticabile, unico guizzo del Cavallino in un decennio monopolizzato dagli inglesi. Tornare al successo e farlo a Monza non è solo vitale, in questo momento, per la Ferrari in ottica Mondiale. Sarebbe anche catartico, un modo per rinsaldare ancora di più il ritrovato legame tra Alonso e il team dopo le incomprensioni dell'estate, e per esorcizzare la corsa dell'inarrestabile Vettel. Perché Monza ha un significato speciale anche per lui, che qui cinque anni fa centrava con la Toro Rosso la sua prima vittoria in Formula 1. Vincere a Monza, allora, significa riaffermare il mito e la realtà Ferrari. Un occasione che non ci si può lasciar sfuggire.