Da promessa dei kart alla F1. Ecco chi è Marcus Ericsson
Formula 1Svedese, 23 anni: è il nuovo pilota della Caterham. E' alla sua prima esperienza nel Circus. Al suo fianco avrà Kamui Kobayashi. In passato buone affermazioni in Formula BMW inglese e in Formula 3 giapponese
Fare punti. Almeno uno. Ecco qual è l’obiettivo principale della stagione di Marcus Ericsson, pilota debuttante della Caterham. Per far ciò avrà al suo fianco Kamui Kobayashi. Il team anglo-malese ha deciso di puntare su loro due per scrollarsi di dosso il poco onorevole primato (assieme a Marussia) di scuderia che non ha mai racimolato un punto nella sua breve storia nel Circus.
Ma chi è Marcus Ericsson? In pochi lo conoscono. Alto (1,80), biondo e con gli occhi azzurri: rappresenta lo stereotipo estetico dello scandinavo. E' nato il 2 settembre del 1990 a Kumla, cittadina di circa 20.000 abitanti nel sud della Svezia. La sua palestra sono stati i kart e, successivamente, la GP2 Series. L’inizio di carriera di Ericsson è un romanzo a lieto fine. Si è fatto notare in un kartodromo quando aveva appena nove anni. Il gestore dell’impianto, un ex campione di Formula 3000 (Fredrik Ekblom), crede che sia un fenomeno in erba e implora il padre del futuro pilota della Caterham di comprargli un kart per farlo correre. Tra sacrifici e titubanze, la famiglia Ericsson acconsente, malgardo le ristrettezze economiche. Il piccolo Marcus gira sulla pista e preme sull'acceleratore come nessuno dei suoi coetanei riesce a fare. In quegli anni di lui in Svezia si parla come di un predestinato.
La carriera di Ericsson ha una prima svolta nel 2007, quando passa alla Formula BMW inglese alla guida della Fortec Motorsport. A fine anno lo svedese, a soli 17 anni, si aggiudica il titolo contro ogni previsione. Vittoria e nuovo salto: in Formula 3. Dove però le soddisfazione tarderanno ad arrivare. Un titolo Ericsson lo porterà di nuovo a casa nella Formula 3 giapponese, nel 2009, al volante di una Tom’s. Nello stesso anno arriva il debutto in GP2 Asia Series. Ma le cose non andranno bene.
Prima di sedersi sul sedile della Caterham, Ericsson ha avuto il suo primo assaggio di F1 nei test i Jerez del dicembre del 2009 alla guida della Brown Gp. A fine giornata lo svedese si porta a casa tanti complimenti ma non riesce a strappare un contratto. Il suo è però solo un arrivederci. Il salto tra i grandi lo deve al team anglo-malese, che il 21 gennaio scorso, a pochi giorni dei primi test della stagione, lo ha chiamato alla guida della monoposto verde. Lo svedese, dicono i giornali scandinavi, pare si sia presentato con un pacco consistente di sponsorizzazioni. Un motivo in più per metterlo al fianco di Kobayashi. Insieme formano un coppia che è un mix di esperienza e buoni propositi. Chissà se basterà per racimolare il primo, storico, punto per la scuderia di Tony Fernandes.
Ma chi è Marcus Ericsson? In pochi lo conoscono. Alto (1,80), biondo e con gli occhi azzurri: rappresenta lo stereotipo estetico dello scandinavo. E' nato il 2 settembre del 1990 a Kumla, cittadina di circa 20.000 abitanti nel sud della Svezia. La sua palestra sono stati i kart e, successivamente, la GP2 Series. L’inizio di carriera di Ericsson è un romanzo a lieto fine. Si è fatto notare in un kartodromo quando aveva appena nove anni. Il gestore dell’impianto, un ex campione di Formula 3000 (Fredrik Ekblom), crede che sia un fenomeno in erba e implora il padre del futuro pilota della Caterham di comprargli un kart per farlo correre. Tra sacrifici e titubanze, la famiglia Ericsson acconsente, malgardo le ristrettezze economiche. Il piccolo Marcus gira sulla pista e preme sull'acceleratore come nessuno dei suoi coetanei riesce a fare. In quegli anni di lui in Svezia si parla come di un predestinato.
La carriera di Ericsson ha una prima svolta nel 2007, quando passa alla Formula BMW inglese alla guida della Fortec Motorsport. A fine anno lo svedese, a soli 17 anni, si aggiudica il titolo contro ogni previsione. Vittoria e nuovo salto: in Formula 3. Dove però le soddisfazione tarderanno ad arrivare. Un titolo Ericsson lo porterà di nuovo a casa nella Formula 3 giapponese, nel 2009, al volante di una Tom’s. Nello stesso anno arriva il debutto in GP2 Asia Series. Ma le cose non andranno bene.
Prima di sedersi sul sedile della Caterham, Ericsson ha avuto il suo primo assaggio di F1 nei test i Jerez del dicembre del 2009 alla guida della Brown Gp. A fine giornata lo svedese si porta a casa tanti complimenti ma non riesce a strappare un contratto. Il suo è però solo un arrivederci. Il salto tra i grandi lo deve al team anglo-malese, che il 21 gennaio scorso, a pochi giorni dei primi test della stagione, lo ha chiamato alla guida della monoposto verde. Lo svedese, dicono i giornali scandinavi, pare si sia presentato con un pacco consistente di sponsorizzazioni. Un motivo in più per metterlo al fianco di Kobayashi. Insieme formano un coppia che è un mix di esperienza e buoni propositi. Chissà se basterà per racimolare il primo, storico, punto per la scuderia di Tony Fernandes.