GP Brasile 1984, la prima volta (sfortunata) di Ayrton Senna
Formula 1Il 25 marzo di 30 anni fa il pilota di San Paolo faceva il suo debutto in Formula 1 di Jacarepaguà, al volante di una Toleman. Ecco la storia di un esordio negativo, che aprì una carriera da sogno
di Roberto Brambilla
Non sempre le carriere dei campioni di Formula 1 cominciano con una vittoria. Quella di Ayrton Senna inizia esattamente 30 anni fa, il 25 marzo 1984 a Jacarepaguà, vicino a San Paolo, nel suo Brasile. E l'approccio non fu dei migliori (ma non per colpa sua). Ecco il racconto del primo atto della vita sportiva di un campione.
Dai kart alla Formula 3 - Prima di arrivare su una vettura di Formula 1 Ayrton, 24 anni, di strada ne aveva già fatta parecchia: già nel 1973, a 13 anni, corre la prima gara sui kart (il primo glielo aveva costruito papà Milton usando un tosaerba). Partecipa a 4 Mondiali in questa specialità tra il 1978 e il 1982, mentre nel 1981 trasferitosi in Inghilterra esordisce su una monoposto in Formula Ford 1600 e nel 1983 vince il titolo nella F3 britannica stabilendo il record di vittorie (10).
L'arrivo alla Toleman – Con lo stigma della promessa Ayrton approda in F1 nel 1984. Dopo una serie di test durante la stagione 1983 con Lotus, Williams, McLaren, Brabham (con la Williams a Donington è più veloce del campione 1982 Keke Rosberg) Senna, che all'epoca della Formula Ford aveva addirittura pensato al ritiro, sceglie la Toleman, piccola scuderia inglese dove è affiancato dal venezuelano Johnny Cecotto, ex campione del Motomondiale nella classe 350 e 750.
Brasile, l'avvio difficile in prova – Il primo approccio con la nuova categoria avviene nelle libere del venerdì e nelle qualifiche di sabato a Jacarepaguà, sul circuito dove il brasiliano aveva effettuato a gennaio i test prestagionali. La TG184B di Senna, motorizzata Hart su gomme Pirelli (in quella stagione meno competitive rispetto alle Michelin), non ha il passo dei primi e alla fine delle prove cronometrate fa registrare il 17° tempo, a 5 secondi dalla pole della Lotus di Elio De Angelis, ma con quasi 2 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Cecotto.
Otto giri per un GP – Se le qualifiche sono complicate la gara lo è molto di più, con la partenza dall'ottava fila (per la squalifica della RAM di Palmer) e l'abitacolo della sua Toleman che si inonda di carburante mentre si trova sulla griglia. Al semaforo verde Senna riesce però a risalire qualche posizione fino a piazzarsi 13°, ma all'ottava tornata il turbocompressore del motore Hart comincia a fare le bizze e Ayrton si ritira, seguito al 17° giro dal compagno di squadra Cecotto. Un avvio sfortunato che è solo una parentesi. In quella stagione raggiunge i primi punti iridati (nel secondo GP in Sudafrica) e il primo podio a Montecarlo, in un secondo posto sotto la pioggia epico e contestato dopo un duello con Alain Prost. L'anno dopo, nel 1985, passerà alla Lotus. E comincerà il mito.
Non sempre le carriere dei campioni di Formula 1 cominciano con una vittoria. Quella di Ayrton Senna inizia esattamente 30 anni fa, il 25 marzo 1984 a Jacarepaguà, vicino a San Paolo, nel suo Brasile. E l'approccio non fu dei migliori (ma non per colpa sua). Ecco il racconto del primo atto della vita sportiva di un campione.
Dai kart alla Formula 3 - Prima di arrivare su una vettura di Formula 1 Ayrton, 24 anni, di strada ne aveva già fatta parecchia: già nel 1973, a 13 anni, corre la prima gara sui kart (il primo glielo aveva costruito papà Milton usando un tosaerba). Partecipa a 4 Mondiali in questa specialità tra il 1978 e il 1982, mentre nel 1981 trasferitosi in Inghilterra esordisce su una monoposto in Formula Ford 1600 e nel 1983 vince il titolo nella F3 britannica stabilendo il record di vittorie (10).
L'arrivo alla Toleman – Con lo stigma della promessa Ayrton approda in F1 nel 1984. Dopo una serie di test durante la stagione 1983 con Lotus, Williams, McLaren, Brabham (con la Williams a Donington è più veloce del campione 1982 Keke Rosberg) Senna, che all'epoca della Formula Ford aveva addirittura pensato al ritiro, sceglie la Toleman, piccola scuderia inglese dove è affiancato dal venezuelano Johnny Cecotto, ex campione del Motomondiale nella classe 350 e 750.
Brasile, l'avvio difficile in prova – Il primo approccio con la nuova categoria avviene nelle libere del venerdì e nelle qualifiche di sabato a Jacarepaguà, sul circuito dove il brasiliano aveva effettuato a gennaio i test prestagionali. La TG184B di Senna, motorizzata Hart su gomme Pirelli (in quella stagione meno competitive rispetto alle Michelin), non ha il passo dei primi e alla fine delle prove cronometrate fa registrare il 17° tempo, a 5 secondi dalla pole della Lotus di Elio De Angelis, ma con quasi 2 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Cecotto.
Otto giri per un GP – Se le qualifiche sono complicate la gara lo è molto di più, con la partenza dall'ottava fila (per la squalifica della RAM di Palmer) e l'abitacolo della sua Toleman che si inonda di carburante mentre si trova sulla griglia. Al semaforo verde Senna riesce però a risalire qualche posizione fino a piazzarsi 13°, ma all'ottava tornata il turbocompressore del motore Hart comincia a fare le bizze e Ayrton si ritira, seguito al 17° giro dal compagno di squadra Cecotto. Un avvio sfortunato che è solo una parentesi. In quella stagione raggiunge i primi punti iridati (nel secondo GP in Sudafrica) e il primo podio a Montecarlo, in un secondo posto sotto la pioggia epico e contestato dopo un duello con Alain Prost. L'anno dopo, nel 1985, passerà alla Lotus. E comincerà il mito.