Affidabile e veloce: una vera Force (India) della natura
Formula 1Il team, con sede in Inghilterra ma di proprietà del magnate asiatico Vijay Mallya, occupa a sorpresa il terzo posto nella classifica costruttori con 54 punti. Tra power unit e piloti rinati, l'inizio di stagione super del team arancio-bianco-verde
di Roberto Brambilla
A punti con entrambi i piloti in tre GP su quattro. E con il secondo podio della sua storia di F1 con Sergio Perez in Bahrain. Il 2014 della Force India non poteva cominciare meglio. Affidabilità e velocità, i segreti del team asiatico.
Power unit Mercedes e buona aerodinamica – 54 punti e un terzo posto nel Mondiale costruttori che sono legati prima di tutti agli ottimi propulsori turbo della casa di Stoccarda, adottati dal team indiano, a partire dal 2009, dopo un primo anno targato Ferrari. Alte prestazioni e grande affidabilità con la vettura con i colori della bandiera indiana che porta al traguardo entrambi i piloti in tre GP su quattro, con la "non partenza" di Sergio Perez a causa di un'avaria al cambio in Malesia. Cavalli che "corrono", un discreto sistema di gestione dell'elettronica e una conformazione aerodinamica efficace della VJM 07 disegnata da Andrew Greene. Davanti, un muso molto simile a quello della McLaren e un retrotreno molto stabile che consente alla vettura di “scaricare” al meglio la potenza del motore V6, senza però usurare troppo gli pneumatici.
Le partenze nella storia della Force India (tra parentesi i punti a fine stagione)
* punti ricalcolati con il sistema di punteggio adottato nel 2010
Hulk, incredibile o quasi.. - Che Nico Hülkenberg fosse un pilota di valore l'aveva già dimostrato nel 2013, quando con una discreta Sauber aveva fatto 51 punti, sfiorando il podio in Corea del Sud. E quest'anno, dopo una stagione è tornato alla sua Force India, con cui nel 2010 aveva esordito nel F1, ha fatto capire che non avrebbe fatto la comparsa, fin dai primi test in Bahrain. Dall'inizio del campionato ha dimostrato regolarità e capacità di adattarsi alle nuove vetture, soprattutto in gara. Portando in 4 GP la vettura sempre a punti, tra il 5° e il 6° posto e in tutte le occasioni partendo da posizioni più arretrate.
Perez, dal benservito al podio – Ha confessato in questi giorni che dopo l'addio alla McLaren a fine stagione 2013 voleva lasciare la F1, ma l'ingaggio della Force India l'ha rigenerato. Il talento c'è, la regolarità un po' meno. In qualifica fa fatica a entrare nel Q3 (due 16simi posti, un 14° e un 4°) e in gara ama le corse con tanta grinta e irruenza (fin troppa per qualcuno). Per ora è arrivato a punti 3 volte su quattro, con l'unico inghippo del GP di Malesia in cui è stato appiedato dal cambio, ma con la perla del podio in Bahrain.
Le posizioni dei piloti Force India nelle prime 4 gare
A punti con entrambi i piloti in tre GP su quattro. E con il secondo podio della sua storia di F1 con Sergio Perez in Bahrain. Il 2014 della Force India non poteva cominciare meglio. Affidabilità e velocità, i segreti del team asiatico.
Power unit Mercedes e buona aerodinamica – 54 punti e un terzo posto nel Mondiale costruttori che sono legati prima di tutti agli ottimi propulsori turbo della casa di Stoccarda, adottati dal team indiano, a partire dal 2009, dopo un primo anno targato Ferrari. Alte prestazioni e grande affidabilità con la vettura con i colori della bandiera indiana che porta al traguardo entrambi i piloti in tre GP su quattro, con la "non partenza" di Sergio Perez a causa di un'avaria al cambio in Malesia. Cavalli che "corrono", un discreto sistema di gestione dell'elettronica e una conformazione aerodinamica efficace della VJM 07 disegnata da Andrew Greene. Davanti, un muso molto simile a quello della McLaren e un retrotreno molto stabile che consente alla vettura di “scaricare” al meglio la potenza del motore V6, senza però usurare troppo gli pneumatici.
Le partenze nella storia della Force India (tra parentesi i punti a fine stagione)
Stagione | Piloti | Punti dopo 4 GP |
2008 | Sutil, Fisichella | 0 (0)* |
2009 | Sutil, Fisichella (Liuzzi) | 0 (35)* |
2010 | Sutil, Fisichella | 18 (68) |
2011 | Sutil, Di Resta | 4 (69) |
2012 | Di Resta, Hülkenberg | 17 (109) |
2013 | Di Resta, Sutil | 26 (77) |
2014 | Hülkenberg, Perez | 54 |
* punti ricalcolati con il sistema di punteggio adottato nel 2010
Hulk, incredibile o quasi.. - Che Nico Hülkenberg fosse un pilota di valore l'aveva già dimostrato nel 2013, quando con una discreta Sauber aveva fatto 51 punti, sfiorando il podio in Corea del Sud. E quest'anno, dopo una stagione è tornato alla sua Force India, con cui nel 2010 aveva esordito nel F1, ha fatto capire che non avrebbe fatto la comparsa, fin dai primi test in Bahrain. Dall'inizio del campionato ha dimostrato regolarità e capacità di adattarsi alle nuove vetture, soprattutto in gara. Portando in 4 GP la vettura sempre a punti, tra il 5° e il 6° posto e in tutte le occasioni partendo da posizioni più arretrate.
Perez, dal benservito al podio – Ha confessato in questi giorni che dopo l'addio alla McLaren a fine stagione 2013 voleva lasciare la F1, ma l'ingaggio della Force India l'ha rigenerato. Il talento c'è, la regolarità un po' meno. In qualifica fa fatica a entrare nel Q3 (due 16simi posti, un 14° e un 4°) e in gara ama le corse con tanta grinta e irruenza (fin troppa per qualcuno). Per ora è arrivato a punti 3 volte su quattro, con l'unico inghippo del GP di Malesia in cui è stato appiedato dal cambio, ma con la perla del podio in Bahrain.
Le posizioni dei piloti Force India nelle prime 4 gare
GP Australia | GP Malesia | GP Bahrain | GP Cina | |
Hülkenberg | 6° | 5° | 5° | 6° |
Perez | 10° | RIT | 3° | 9° |